Rivoluzione verde: boom di assunzioni eco-friendly, un’opportunità imperdibile!

Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione epocale, spinta dall’urgenza di affrontare l’emergenza climatica e promuovere la sostenibilità. Questa *mutazione sta dischiudendo le porte a un numero sempre maggiore di “lavori verdi”, ruoli professionali orientati alla riconversione sostenibile di aziende, enti pubblici e dell’intero comparto economico. La virata ecologica non è più soltanto una necessità ambientale, ma si configura come una straordinaria occasione per plasmare un futuro lavorativo per milioni di individui.

Diversi studi recenti hanno analizzato l’andamento dei green jobs a livello globale, europeo e nazionale, evidenziando una crescita significativa e un potenziale ancora inesplorato. La rete C40, che riunisce circa 100 sindaci impegnati nella lotta contro il cambiamento climatico, ha stimato che 16 milioni di posti di lavoro sono già connessi, direttamente o indirettamente, alla transizione ecologica, rappresentando il 10% del totale. I comparti che registrano il maggiore slancio sono quelli dell’energia, della mobilità, dell’edilizia e dell’economia circolare. La rete C40 si è posta l’obiettivo ambizioso di creare 50 milioni di posti di lavoro verdi e di qualità entro il 2030 nelle megalopoli del mondo.

L’Economia Verde in Europa: Un Trend in Crescita

A livello europeo, i dati di Eurostat relativi al periodo 2000-2021 mostrano un quadro positivo per l’economia verde, in particolare nei settori EGSS (Environmental and Good Services Sectors), legati alla prevenzione dell’inquinamento, al ripristino ambientale, alla tutela delle risorse naturali e al monitoraggio ambientale. Tra il 2010 e il 2021, la percentuale di occupati in questa branca è passata dal 2,1% al 2,5%, arrivando a contare circa 5,2 milioni di lavoratori a tempo pieno**. Le stime prospettano un’ulteriore espansione, con il prossimo aggiornamento previsto per aprile 2025.

In Italia, quasi 2 milioni di nuovi posti di lavoro sono strettamente connessi alla transizione ecologica. Nel 2023, le competenze funzionali a questo percorso sono state richieste per il 79% dei contratti stipulati. Stando al rapporto GreenItaly 2024 redatto da Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, le posizioni professionali legate all’economia verde rappresentavano il 13,4% del totale degli occupati, pari a 3.163.400 unità alla fine dello scorso anno.

I Green Jobs: Definizioni e Settori Chiave

I lavori verdi sono professioni connesse alla sostenibilità, al benessere e alla salvaguardia del pianeta. Si tratta di impieghi orientati al futuro, caratterizzati da una forte impronta etica, che offrono sbocchi nei settori manifatturiero, agricolo, edile, della pubblica amministrazione e dei servizi. Unioncamere definisce i green jobs come “impieghi che mirano a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante”.
Il resoconto di Unioncamere per il quinquennio 2021-2025 prevede che la richiesta di competenze green intermedie da parte di imprese ed enti pubblici oscillerà tra i 2,2 e i 2,4 milioni di addetti, corrispondenti a circa il 63% del fabbisogno totale del quinquennio. La richiesta di lavori verdi interesserà sia profili tecnici che figure altamente specializzate, con particolare enfasi su tematiche ambientali, ecosostenibilità, efficienza energetica ed economia circolare.

I settori con la più alta quota di imprese che investono nei green jobs includono:

Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente)
Industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere
Industrie automobilistiche, attrezzature e dei mezzi di trasporto
Industrie della gomma e delle materie plastiche
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati
Istruzione e servizi formativi privati
Servizi avanzati di supporto alle imprese

Tra le figure professionali più richieste spiccano l’Energy Manager, il Mobility Manager, il Manager della Sostenibilità, l’Ingegnere dei Materiali Green, l’Esperto in Smart City, il Green Marketing Manager, il Giurista Ambientale e lo Specialista in contabilità Verde.

Verso un Futuro più Verde: Sfide e Opportunità

La transizione verso un’economia verde rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità straordinaria per creare un futuro più sostenibile e prospero. *Al fine di conseguire gli obiettivi climatici europei, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che entro il 2030 i posti di lavoro subiranno un notevole incremento, con centinaia di migliaia di individui impiegati nel comparto dell’ecosostenibilità. Il rapporto Green Italy 2021 evidenzia che nel lustro 2016-2020 le imprese italiane hanno profuso ingenti investimenti in tecnologie e prodotti ecologici e, fino al 2025, circa il 38% dei professionisti impiegati necessiterà di competenze green.* Oltre ai tecnici specializzati, saranno necessarie figure manageriali in grado di valorizzare progetti e risorse in chiave sostenibile.

L’Italia si distingue come leader nell’economia circolare, con un avvio a riciclo sulla totalità dei rifiuti – urbani e speciali – dell’83,4% nel 2022, superando di oltre 30 punti la media Ue (52,6%). La Strategia nazionale per l’economia circolare, con uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro dal PNRR, definisce quattro obiettivi: favorire il mercato delle materie prime secondarie, estendere la responsabilità dei produttori e dei consumatori, diffondere pratiche di condivisione e il principio del “prodotto come servizio”, e definire una roadmap di azioni e obiettivi fino al 2040.

Un Impegno Comune per un Futuro Sostenibile

La crescita dei green jobs è un segnale incoraggiante, ma è fondamentale che tutti gli attori – governi, imprese, istituzioni formative e cittadini – si impegnino a sostenere questa transizione. Investire nella formazione di competenze green, promuovere l’innovazione tecnologica e semplificare le procedure burocratiche sono passi essenziali per creare un’economia più verde e un futuro più sostenibile per tutti.

Amici lettori, riflettiamo un attimo. Avete mai pensato a quanto sia importante il vostro contributo, anche nel piccolo, per la salvaguardia del nostro pianeta? Una nozione base di difesa del consumatore consapevole ci insegna che ogni nostra scelta d’acquisto ha un impatto sull’ambiente. Preferire prodotti realizzati con materiali riciclati, ridurre gli sprechi e sostenere le aziende che investono in pratiche sostenibili sono azioni concrete che possiamo intraprendere ogni giorno.

Ma non fermiamoci qui. Una nozione avanzata ci spinge a considerare l’intero ciclo di vita dei prodotti che acquistiamo, dalla produzione allo smaltimento. Informiamoci sulle certificazioni ambientali, valutiamo l’impatto sociale delle nostre scelte e sosteniamo le imprese che si impegnano a ridurre la propria impronta ecologica.

Ricordate, il futuro del nostro pianeta è nelle nostre mani. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.