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- Dal 2019, aumento repressione attivisti ambientali in Danimarca.
- La Commissione ha avviato 245 consultazioni via internet.
- 5 priorità chiave per strategia UE sulla società civile.
La Commissione Europea ha avviato un dialogo con la società civile europea, aprendo una consultazione pubblica conclusasi il 5 settembre 2025. L’obiettivo è definire una strategia europea per contrastare il fenomeno degli “shrinking spaces“, ovvero la riduzione dello spazio per l’attivismo, sia online che offline, a causa di repressioni e intimidazioni. Questo fenomeno colpisce in particolare attivisti e attiviste, soprattutto donne o persone che si identificano in un genere diverso da quello maschile.
La Reazione della Società Civile
Organizzazioni come WWF e Amnesty International Belgio hanno espresso preoccupazioni riguardo alle minacce ai valori democratici e ai diritti fondamentali nell’Unione Europea. Il WWF ha evidenziato “restrizioni normative, politiche e amministrative, campagne diffamatorie e attacchi mirati“, mentre Amnesty International Belgio ha denunciato un aumento delle violazioni dei diritti e un rispetto sempre minore per lo stato di diritto. Friends of Earth Europe ha segnalato un aumento della repressione contro gli attivisti ambientali in Danimarca dal 2019, con arresti arbitrari e multe sproporzionate.

Le associazioni civili ricoprono un ruolo essenziale nella promozione e salvaguardia dei diritti umani e dei principi condivisi che sono alla base del progetto europeo. Tuttavia, la loro operatività è spesso intralciata da diffamazioni, burocrazia eccessiva, finanziamenti iniqui e esclusione dai processi legislativi.
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Obiettivi e Proposte
La consultazione pubblica mira a raccogliere suggerimenti su come migliorare il dialogo tra le istituzioni europee e la società civile, tutelare lo spazio civico, garantire finanziamenti stabili e accessibili e includere le voci più fragili nei processi decisionali. Tra le proposte avanzate, spicca l’idea di implementare uno strumento capace di valutare l’impatto delle nuove normative sullo spazio civico, assicurando che le politiche dell’UE lo supportino e non lo comprimano. Parecchie associazioni chiedono anche un accesso più ampio ed equo a risorse finanziarie sia pubbliche che private, attraverso meccanismi semplificati e una maggiore trasparenza nella loro distribuzione.
Il Ruolo della Commissione Europea
La Commissione Europea effettua sistematicamente consultazioni durante la preparazione di nuove iniziative, e dal 1º dicembre 2019 ne ha avviate 245 via Internet. L’accordo europeo sul clima si presenta come un’iniziativa non legislativa concepita per aggregare le diverse parti interessate, motivandole a intraprendere azioni concrete per il clima, l’ambiente e la sostenibilità. La conferenza sul futuro dell’Europa rappresenta un forum pubblico per un dibattito aperto e strutturato con i cittadini su una serie di priorità e sfide fondamentali, compresa l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).
Verso una Strategia UE Efficace: Cinque Priorità Chiave
Liberties ha individuato cinque priorità chiave per una strategia UE sulla società civile:
1. Promuovere una narrazione nuova e positiva per costruire una migliore comprensione pubblica del lavoro delle organizzazioni della società civile.
2. Promuovere un quadro normativo di sostegno per facilitare il lavoro delle organizzazioni.
3. Rafforzare la protezione efficace contro le minacce e gli attacchi.
4. Garantire l’accesso inclusivo e la partecipazione al diritto e al processo decisionale. 5. Garantire l’accesso a finanziamenti stabili e vantaggiosi per gli attori della società civile di base.
Conclusione: Un Impegno Rinnovato per la Democrazia e i Diritti Fondamentali
La strategia UE per la società civile rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare il ruolo delle organizzazioni della società civile come pilastri fondamentali della democrazia. *È essenziale che l’UE adotti misure concrete per proteggere e sostenere queste organizzazioni, garantendo che possano continuare a svolgere il loro lavoro in modo efficace e indipendente.* Solo così sarà possibile preservare e ampliare lo spazio civico, promuovere i diritti umani e i valori democratici in tutta l’Unione Europea.
Amici lettori, riflettiamo un attimo. Quante volte ci siamo sentiti impotenti di fronte a decisioni che sembrano calare dall’alto? Ecco, le organizzazioni della società civile sono lì per questo: per dare voce alle nostre preoccupazioni, per costruire ponti tra noi cittadini e chi ci governa. Una nozione base di difesa del consumatore consapevole ci insegna che l’informazione è potere. Informarsi, partecipare, sostenere le organizzazioni che ci rappresentano è il primo passo per difendere i nostri diritti e contribuire a una società più giusta.
E se volessimo fare un passo in più? Una nozione avanzata ci suggerisce di monitorare attivamente le politiche pubbliche, di partecipare alle consultazioni, di far sentire la nostra voce attraverso petizioni e iniziative di advocacy. Ricordiamoci che la democrazia non è un diritto acquisito, ma un impegno costante. E noi, come consumatori consapevoli, abbiamo un ruolo fondamentale da giocare.