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Codici Ateco: sta cambiando l’economia italiana?

La recente riforma dei codici ATECO del 2025 potrebbe rivoluzionare l'economia italiana, con un focus crescente su sostenibilità, economia circolare e incentivi per le imprese 'green'. Scopri come questo cambiamento influenzerà il futuro del business e del consumo.
  • Nuovo codice ATECO 47.91.10 per il commercio al dettaglio di usato.
  • Mercati dell'usato riciclano oltre 230.000 tonnellate di merci.
  • Il 40% del PNRR è destinato alla transizione ecologica.

Il 17 ottobre 2025 segna una data cruciale per l’economia italiana: stiamo osservando mutamenti significativi che riguardano non solo i consumatori ma anche aspetti legati all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale. In particolare, si sta attuando un’importante riforma nei codici ATECO, ossia gli strumenti adottati dall’ISTAT per la classificazione delle varie attività economiche. Questa revisione ha ripercussioni fondamentali sull’identificazione delle aziende stesse ed esercita un impatto diretto sulla possibilità di accedere a diversi tipi di incentivi finanziari ed agevolazioni. Sebbene possa apparire come una mera questione tecnica, si tratta invece della premessa per una trasformazione radicale del tessuto imprenditoriale nazionale; tale innovazione potrebbe favorire pratiche decisamente più sostenibili e promuovere la transizione verso un modello economico davvero circolare.

Il nuovo codice ATECO per l’usato: un riconoscimento atteso

Fino a poco tempo fa, chi vendeva beni usati era equiparato, dal punto di vista burocratico e statistico, alle agenzie immobiliari. Una distorsione che penalizzava un settore in crescita e con un forte impatto positivo sull’ambiente. L’introduzione, nell’aprile del 2025, del codice ATECO *47.91.10, specifico per l’intermediazione nel commercio al dettaglio di articoli di seconda mano, rappresenta un passo avanti fondamentale. Questo nuovo codice, tanto atteso dagli operatori del settore, offre chiarezza normativa e riconoscimento istituzionale, eliminando le ambiguità legate all’applicazione di codici generici come quello dei “procacciatori d’affari”.
Alessandro Giuliani, patron di Leotron, network di mercatini dell’usato conto terzi, sottolinea come questa novità possa semplificare i rapporti con banche, Comuni e Camere di Commercio, risolvendo incomprensioni alla radice. Inoltre, si spera che la misurabilità delle performance del settore, resa possibile da un codice inequivocabile, possa portare a negoziare con maggiore efficacia agevolazioni e incentivi al riutilizzo professionale.

Pietro Luppi, presidente di Rete ONU (Rete Nazionale degli Operatori dell’Usato), evidenzia come questo sia solo un primo passo verso il riconoscimento dell’economia reale del riutilizzo, lasciando ancora in una “zona grigia” ampi settori della seconda mano, come quello degli ambulanti. Nonostante ciò, l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha attestato che i mercati dell’usato per conto terzi in Italia riciclano annualmente più di 230.000 tonnellate di merci, un quantitativo destinato a incrementarsi grazie a questo riconoscimento.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente un passo avanti per l'economia circolare! ♻️......
  • Tutto molto bello, ma non dimentichiamoci che......
  • E se invece di concentrarci sui codici ATECO guardassimo......

ATECO 2025: la rivoluzione verde

La recente riforma della classificazione ATECO 2025 mette in evidenza come la transizione verso modelli ecologici stia diventando sempre più cruciale. Sono stati introdotti svariati codici dedicati alle pratiche di sostenibilità ambientale, economia circolare ed energie rinnovabili. Non si tratta semplicemente di un aggiornamento burocratico; piuttosto rappresenta una trasformazione fondamentale che attribuisce il giusto valore alla green economy, sancendone il ruolo preminente nel contesto imprenditoriale italiano.

I nuovi codici ATECO dedicati al verde offrono significative opportunità per quelle aziende coinvolte in questi ambiti, semplificando l’accesso a incentivi fiscali oltre a finanziamenti mirati ed agevolazioni ad hoc. Sfruttando i robusti obiettivi del Green Deal europeo insieme ai fondi generosi previsti dal PNRR orientato verso la transizione ecologica, i soggetti economici capaci di orientarsi nella nuova struttura della classificazione ATECO 2025 possono ottenere importanti vantaggi competitivi.

Particolarmente influenzato da questa innovazione è il settore delle energie rinnovabili: esso ha subito cambiamenti profondi grazie all’introduzione di maggiore precisione nella definizione dei vari tipi di fonti energetiche. L’economia circolare occupa una posizione centrale nelle strategie europee orientate verso la sostenibilità, puntando a convertire i rifiuti in risorse utili mentre si cerca un significativo abbattimento nel consumo delle materie prime. In questo contesto, la classificazione ATECO 2025 ha implementato una serie articolata di nuovi codici dedicati al riciclo dei materiali, al recupero degli stessi, alla riparazione degli oggetti, nonché al commercio dei beni usati insieme alla progettazione in chiave ecocompatibile.

In parallelo, anche l’agricoltura sta svolgendo un ruolo cruciale nel processo della transizione ecologica; essa abbraccia approcci sia sostenibili che biologici che modificano radicalmente le modalità produttive alimentari. All’interno della nuova classificazione ATECO 2025 sono state introdotte significative differenziazioni tra metodi agronomici tradizionali e quelli più innovativi orientati verso principi sostenibili; particolare attenzione viene data ai codici relativi all’agricoltura biologica e rigenerativa.

PNRR e codici ATECO sostenibili: un’opportunità da non perdere

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede l’impiego della cifra approssimativa del 40% dell’intero montante disponibile (superiore a 80 miliardi di euro) destinata alla transizione ecologica. Numerosi bandi legati al PNRR si riferiscono esplicitamente ai codici ATECO 2025 focalizzati sulla sostenibilità; pertanto, una corretta identificazione dei propri dati classificatori rappresenta un elemento cruciale per l’accesso a queste agevolazioni economiche.
Le modalità operative adottate dai vari bandi PNRR variano riguardo ai riferimenti sui codici ATECO: alcune manifestazioni sono più inclusive poiché elencano i codici autorizzati, mentre altre premiano le aziende con punteggi supplementari per i loro legami con i cosiddetti ‘codici verdi’. È imperativo che ogni imprenditore controlli attentamente se il proprio codice risulta incluso tra quelli approvati prima della presentazione della domanda a uno dei bandi; in alternativa sarà opportuno considerare l’aggiornamento necessario alla propria categorizzazione.

La recente introduzione dei nuovi ‘codici verdi’ nel sistema ATAC ha già apportato benefici tangibili a numerose realtà imprenditoriali. Ad esempio, una società impegnata nel riciclaggio della plastica ha ricevuto fondi significativi dopo aver integrato tale codice distintivo nella propria registrazione.

Verso un futuro sempre più green: l’evoluzione dei codici ATECO

La classificazione ATECO 2025 segna una significativa evoluzione verso la sostenibilità ambientale, pur costituendo solo il principio di un lungo percorso evolutivo destinato ad allargarsi nei prossimi anni. Si anticipa infatti una maggiore dettagliatura relativa alle nuove tecnologie emergenti; questo si affiancherà a sistemi volti alla misurazione dell’impatto oltre a uno sforzo verso la armonizzazione su scala europea e internazionale.

Adottare i giusti codici ATECO potrà risultare determinante per accedere a una serie variegata di incentivi fiscali, benefici economici e forme di finanziamento dal forte collegamento col PNRR. L’essenzialità risiede nell’assicurarsi che il codice selezionato corrisponda esattamente all’attività svolta; specialmente nel caso delle pratiche ecosostenibili è fondamentale essere supportati da necessarie certificazioni o requisiti precisi. Una pianificazione mirata nell’impiego dei codici primari assieme ai secondari permetterà di ottimizzare le possibilità d’accesso ai bandi nonché agli incentivi disponibili.
Per quelle aziende già attive o aspiranti nel settore della sostenibilità ambientale, effettuare una scrupolosa analisi degli attuali codici ATECO rappresenta non soltanto un atto doveroso ma anche opportunistico: tale aggiornamento potrebbe rivelarsi cruciale per ottenere rilevanti vantaggi sul mercato tanto sotto profilo competitivo quanto economico. Il focus sempre più accentuato sulla
transizione ecologica da parte delle politiche a livello europeo e nazionale fa presagire un incremento significativo di questo vantaggio nel corso dei prossimi anni.

Consumatori consapevoli e codici ATECO: un circolo virtuoso

Nel contesto dell’evoluzione dei codici ATECO emerge chiaramente come queste modifiche influenzino sia l’economia circolare sia la questione della sostenibilità ambientale, invitandoci a considerare seriamente la figura del consumatore consapevole. Infatti, adottare decisioni d’acquisto mirate verso prodotti e servizi provenienti da aziende classificate con codici ATECO green rappresenta non solamente una responsabilità nei confronti dell’ambiente, bensì costituisce anche una forma significativa di investimento nel benessere futuro del nostro pianeta.
Nozione base di difesa del consumatore: È fondamentale esercitare il proprio diritto al sapere riguardo all’origine e alla sostenibilità degli articoli acquistati. L’accertamento dell’appartenenza dell’impresa fornitrice al circuito “green” tramite i suoi codici ATECO risulta essere indicativo rispetto al suo impegno per l’ambiente.
Nozione avanzata di difesa del consumatore:* Coinvolgersi in attività legate al consumo critico e appoggiare quelle aziende realmente dedicate alla transizione ecologica favorisce la creazione di sinergie positive; questo stimola altresì altre realtà imprenditoriali a intraprendere simili cammini evolutivi.

Non dimentichiamo mai che ciascuna delle nostre scelte quotidiane incide significativamente sul contesto mondiale in cui viviamo. La consapevolezza nella scelta dei prodotti rappresenta una forma attiva di partecipazione al processo di cambiamento, fondamentale per creare una società più sostenibile, non solo per il presente ma anche in vista delle generazioni che verranno. L’adeguata comprensione dei codici ATECO, benché possa sembrare un aspetto meramente tecnico, si rivela in realtà come un utile strumento a disposizione di chi desidera esercitare la propria responsabilità in qualità di consumatore.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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