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Crisi climatica: stiamo davvero sottovalutando i rischi per la salute?

Un nuovo rapporto rivela impatti devastanti e costi umani crescenti, ma l'azione politica sembra rallentare. Scopri i dati allarmanti e le possibili soluzioni.
  • Nel 2022, 2,5 milioni di decessi per inquinamento da fossili.
  • Aumento del 63% dei decessi per ondate di calore dagli anni '90.
  • 160.000 vite salvate grazie alla riduzione del consumo di carbone.

Il rapporto 2025 del “Lancet Countdown on Health and Climate Change” lancia un monito inequivocabile: l’inazione climatica sta causando milioni di morti evitabili ogni anno. L’emergenza climatica, esacerbata dall’utilizzo di carburanti fossili, compromette l’equilibrio dei sistemi naturali e le fondamenta ambientali indispensabili per l’esistenza umana. Le ripercussioni dei mutamenti climatici si intersecano, generando un pericolo inaudito per il benessere e la sussistenza a livello mondiale.

Mentre il mondo affronta le conseguenze letali del cambiamento climatico, governi, imprese estrattive e istituzioni finanziarie non riescono ad agire con la determinazione necessaria per mitigare i costi umani. I dati del rapporto, presentati a ridosso della COP 30 di Belem, sono allarmanti: 2,5 milioni di decessi nel 2022 a causa dell’inquinamento atmosferico da combustibili fossili, milioni di morti evitabili legati a diete ad alto contenuto di carne, un aumento del 63% dei decessi per ondate di calore rispetto agli anni ’90 e oltre 150.000 decessi causati dal particolato degli incendi.

Tuttavia, il rapporto evidenzia anche segnali positivi, come i 160.000 vite salvate grazie a una diminuzione del consumo di carbone. Il documento sottolinea l’importanza di considerare gli effetti combinati e interdipendenti dei vari impatti sulla salute che si manifestano contemporaneamente.

Analisi Dettagliata degli Impatti: Numeri e Tendenze Preoccupanti

Il Rapporto 2025 del Lancet Countdown, frutto del lavoro di 128 esperti multidisciplinari, rappresenta la nona e più completa valutazione dei legami tra cambiamenti climatici e salute. Su 20 indicatori monitorati, 12 hanno raggiunto nuovi livelli di allarme nell’ultimo anno. Lo studio evidenzia un paradosso: i danni e i costi umani della crisi climatica aumentano, ma l’impegno per abbandonare i combustibili fossili e adattarsi alle nuove condizioni del pianeta non cresce di pari passo.

Le scienziate e gli scienziati sottolineano una preoccupante diminuzione dell’attenzione politica verso le azioni contro il cambiamento climatico. I riferimenti alla salute e al clima nei discorsi dei governi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono calati dal 62% nel 2021 al 30% nel 2024. La denuncia della gravità della situazione proviene principalmente dai paesi meno responsabili dei cambiamenti climatici, ma più colpiti, mentre l’impegno diminuisce tra i maggiori emettitori di gas serra.

Il rapporto analizza nel dettaglio diverse aree critiche:

  • Mortalità da combustibili fossili: 2,5 milioni di decessi globali nel 2022, in gran parte evitabili con una transizione verso energie pulite.
  • Diete ad alto contenuto di carbonio: La mortalità legata a diete malsane è aumentata, causando 11,8 milioni di decessi evitabili.
  • Ondate di calore: Un aumento del 63% dei decessi correlati al calore rispetto agli anni ’90, con una media stimata di 546.000 decessi all’anno nel periodo 2012-2021.
  • Incendi e malattie respiratorie: Nel 2024 si sono registrati 154.000 morti attribuibili all’inquinamento atmosferico da particolato fine (PM2,5) originato dal fumo degli incendi boschivi.
  • Patogeni legati al clima: Aumento del rischio di trasmissione di malattie infettive come dengue e chikungunya.
  • Insicurezza alimentare: Aumento di 123,7 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave nel 2023.
  • Assistenza sanitaria sotto stress: I sistemi sanitari faticano ad assorbire i danni causati dai cambiamenti climatici, con una diminuzione della copertura assicurativa per le perdite legate agli eventi estremi.
  • Ore di lavoro perse: Raddoppiate rispetto agli anni ’90, con 639 miliardi di ore lavorative potenziali perse nel 2024, equivalenti a perdite economiche superiori a 1 trilione di dollari.
  • Danni da eventi estremi: Le perdite economiche globali ammontano a 304 miliardi di dollari nel 2024, evidenziando un incremento del 58,9% rispetto alla media annuale del periodo 2010-2014.
  • Più sussidi alle fonti fossili: Nel 2023, 73 paesi su 87 hanno fornito sussidi netti espliciti ai combustibili fossili, stanziando un totale di 956 miliardi di dollari.
  • Banche e imprese fossili: Le banche private hanno aumentato i prestiti alle attività del settore dei combustibili fossili del 29%, raggiungendo i 611 miliardi di dollari nel 2024.
Cosa ne pensi?
  • Finalmente un articolo che mette in luce l'emergenza sanitaria... 👏...
  • Troppo catastrofismo! Non si considera che... 😡...
  • E se invece la soluzione fosse guardare al passato...? 🤔...

Segnali di Speranza: Azioni Positive e Protagonismo della Società Civile

Nonostante il quadro allarmante, il rapporto del Lancet Countdown evidenzia anche segnali di speranza e opportunità per accelerare l’azione climatica. L’abbandono del carbone ha portato a una riduzione dei decessi attribuibili al PM2,5, con 160.000 decessi evitati all’anno. Il settore dell’energia pulita ha contribuito al 10% della crescita del PIL globale nel 2023.

L’occupazione nel settore delle energie rinnovabili è aumentata del 18,3% nel 2023, raggiungendo 16,2 milioni di dipendenti a livello globale. Il rapporto sottolinea il ruolo crescente di governi locali, organizzazioni della società civile, settore privato e comunità locali nel promuovere la trasformazione sistemica necessaria. Iniziative promosse dalle comunità, procedimenti legali e organismi della società civile stanno aprendo nuove vie per rendere responsabili i governi e le imprese nella tutela della salute e del benessere delle persone.

“Crea un’immagine iconica ispirata all’arte neoplastica e costruttivista. L’immagine deve raffigurare in modo concettuale le principali entità coinvolte nella crisi climatica e nella sua gestione:

  1. Un essere umano stilizzato: Rappresentato da una forma geometrica semplice (es. un rettangolo verticale) di colore grigio chiaro, simboleggiante la vulnerabilità e l’impatto sulla salute.
  2. Fonti di energia fossile: Rappresentate da un triangolo nero rivolto verso il basso, simboleggiante l’estrazione e la combustione.
  3. Fonti di energia rinnovabile: Rappresentate da un cerchio verde chiaro, simboleggiante la sostenibilità e l’energia pulita.
  4. Il pianeta Terra: Rappresentato da un quadrato blu desaturato, leggermente inclinato, simboleggiante la fragilità dell’ecosistema.

Le forme devono essere disposte in modo armonico e razionale, con particolare attenzione alle linee verticali e orizzontali. Utilizza una palette di colori perlopiù freddi e desaturati (grigio, blu, verde chiaro, nero). L’immagine non deve contenere testo, deve essere semplice, unitaria e facilmente comprensibile.”

Verso un Futuro Sostenibile: Responsabilità e Azione Collettiva

Il rapporto del Lancet Countdown delinea un quadro complesso e preoccupante, ma non privo di speranza. La crisi climatica rappresenta una minaccia esistenziale per la salute umana e la stabilità del pianeta, ma le soluzioni esistono e sono a portata di mano. La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, basata su energie rinnovabili e pratiche sostenibili, è imperativa.

È fondamentale che governi, imprese e istituzioni finanziarie assumano la propria responsabilità e agiscano con urgenza per ridurre le emissioni di gas serra, proteggere le comunità vulnerabili e promuovere un futuro più sano e sostenibile per tutti. La partecipazione attiva della società civile, delle comunità locali e del settore sanitario è essenziale per garantire una transizione giusta ed equa.

La posta in gioco è alta, ma con impegno, collaborazione e innovazione, possiamo ancora invertire la rotta e costruire un futuro in cui la salute umana e la sostenibilità ambientale siano al centro delle nostre priorità.

Amici, riflettiamo un attimo. Questo articolo ci mette di fronte a una realtà dura: il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, ma una vera e propria emergenza sanitaria. Come consumatori consapevoli, possiamo fare la nostra parte scegliendo prodotti e servizi sostenibili, riducendo il nostro impatto ambientale e sostenendo le aziende che si impegnano per la transizione ecologica.

Un concetto avanzato di difesa del consumatore in questo contesto è la “due diligence climatica”. Significa informarsi attivamente sull’impatto ambientale dei prodotti e servizi che acquistiamo, valutando l’intera filiera produttiva e le pratiche aziendali. Possiamo anche chiedere alle aziende di essere più trasparenti sulle loro emissioni e sui loro piani per ridurre l’impatto ambientale. In questo modo, possiamo esercitare un potere significativo per influenzare le scelte delle aziende e promuovere un’economia più sostenibile.

Pensiamoci: ogni nostra scelta, anche la più piccola, può fare la differenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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