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- Il 69% degli italiani valuta la gestione dati per la fiducia.
- Il 56% accetta le informative senza leggerle.
- Solo il 12% valuta correttamente la gestione dei dati.
Convergenza tra tutela dei dati e pratiche commerciali: una nuova era per i consumatori digitali
Il panorama digitale odierno è caratterizzato da una crescente interconnessione tra dati personali e strategie di mercato. Questa realtà ha reso imprescindibile una convergenza tra la tutela della privacy e la disciplina delle pratiche commerciali, un’esigenza che ha trovato un punto di svolta nel protocollo d’intesa siglato il 29 luglio 2025 tra il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Questo accordo mira a gestire le inedite sfide del mercato digitale tramite una collaborazione strategica tra due enti con competenze complementari, con l’obiettivo di delineare un ecosistema digitale più equo e coscienzioso.

- Finalmente una collaborazione che mette al centro il consumatore... 👏...
- Questo accordo tra Garante e AGCM rischia di essere solo fumo... 😒...
- E se invece di proteggere i dati, educassimo all'uso consapevole...? 🤔...
Il protocollo GPDP-AGCM: un’alleanza per la protezione dei consumatori
Il protocollo d’intesa del 2025 tra GPDP e AGCM segna un’epoca di cooperazione istituzionale. L’obiettivo è rafforzare la protezione dei consumatori nel contesto del marketing online. Questo accordo mira a contrastare gli abusi nel trattamento dei dati personali e le pratiche commerciali scorrette, riconoscendo che la tutela della privacy e la disciplina del mercato sono strettamente interconnesse.
Negli ultimi anni, il marketing digitale è diventato uno strumento commerciale cruciale, basato sull’uso massiccio di informazioni personali. Questa rivoluzione digitale ha generato opportunità, ma anche rischi per i diritti degli utenti. Il consumatore è diventato oggetto di analisi e categorizzazione costante, con il monitoraggio delle attività online che influenza le decisioni future.
Il protocollo prevede uno scambio sistematico di informazioni tra le due autorità, indagini coordinate e la redazione di linee guida comuni. Questo approccio mira a fornire maggiore protezione ai consumatori contro abusi e manipolazioni, offrendo alle imprese l’opportunità di costruire un rapporto di fiducia con i clienti.
Indagine Pulsee Luce e Gas Index: la percezione degli italiani sui dati online
Un’indagine condotta da Pulsee Luce e Gas con NielsenIQ, intitolata “Il rapporto degli italiani con i dati online”, ha rivelato che gli italiani attribuiscono valore ai propri dati, ma faticano a orientarsi tra informative, diritti e pratiche di protezione. Il *69% delle persone intervistate considera un’adeguata gestione dei dati come un elemento fondamentale per riporre fiducia in un’azienda, e il 60% crede fermamente che i propri dati posseggano un grande valore.
Ciononostante, oltre la metà (56%) afferma di accettare frequentemente o sempre le informative sulla privacy e sui cookie senza leggerle, mentre la conoscenza del GDPR si attesta al 37%. Solo il 12% dichiara di essere in grado di valutare correttamente se un’azienda gestisca in modo appropriato i dati personali. La fiducia, pur essendo un pilastro, si rivela fragile: appena il 15% ritiene che le aziende si adoperino sufficientemente per chiarire le modalità di utilizzo dei dati.
Sette italiani su dieci hanno riferito di aver evitato, almeno in un’occasione, di accedere a un sito o un’applicazione per non condividere le proprie informazioni, e il 18% adotta tale comportamento spesso o sempre. Circa un terzo (31%) è dell’opinione che oggi i propri dati godano di una maggiore tutela rispetto al passato. A plasmare la fiducia concorrono vari fattori, tra cui la notorietà e la reputazione del marchio (59%), la presenza di certificazioni o garanzie di sicurezza (35%), e la trasparenza nelle comunicazioni relative all’uso dei dati (33%). Le principali inquietudini riguardano l’impiego illecito dell’identità (61%), il furto o la violazione dei dati (59%) e la rivendita senza consenso (55%).
Verso un futuro digitale più sicuro e consapevole
La convergenza tra la tutela dei dati e le pratiche commerciali rappresenta un passo avanti fondamentale per la protezione dei consumatori nell’era digitale. Il protocollo d’intesa tra GPDP e AGCM, insieme a indagini come quella di Pulsee Luce e Gas, evidenzia la necessità di un approccio coordinato e consapevole per garantire un ecosistema digitale più sicuro e trasparente.
Consigli pratici per navigare sicuri nel mare digitale
Amici, nel vasto oceano del web, i nostri dati sono come piccole imbarcazioni in balia delle onde. Per non farle affondare, impariamo a navigare con prudenza. Una nozione base di difesa del consumatore digitale è semplice: leggere sempre le informative sulla privacy. Lo so, sono lunghe e noiose, ma è come leggere le istruzioni di un farmaco: ci protegge da effetti indesiderati.
E ora, una nozione avanzata: utilizzare password complesse e diverse per ogni account*. Immaginate che ogni account sia una porta di casa: non usereste la stessa chiave per tutte, giusto? Allo stesso modo, password uniche e complesse rendono più difficile per i malintenzionati entrare nella nostra “casa digitale”.
Infine, riflettiamo: cosa siamo disposti a sacrificare in cambio di un servizio gratuito online? I nostri dati hanno un valore, e spesso lo cediamo senza rendercene conto. Impariamo a dire “no” quando ci viene chiesto troppo, e a scegliere servizi che rispettano la nostra privacy. Solo così potremo navigare sicuri e consapevoli nel mare digitale.
- Comunicato stampa AGCM sul protocollo d'intesa con il Garante Privacy.
- Sito ufficiale del Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP).
- Comunicati stampa dell'AGCM, utile per approfondire le attività dell'autorità.
- Comunicati stampa del Garante Privacy, essenziali per approfondire l'accordo GPDP-AGCM.








