E-Mail: [email protected]
- L'applicazione dell'EUDR è rinviata al 30 dicembre 2026 per molti operatori.
- Micro imprese: adeguamento entro il 30 giugno 2027.
- Dichiarazione di due diligence: solo per chi immette il prodotto.
- Micro e piccoli operatori primari: dichiarazione semplificata una tantum.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera ai negoziati per una revisione mirata del Regolamento UE sui prodotti a deforestazione zero (EUDR), segnando una svolta significativa nel tentativo di bilanciare ambizioni ambientali e realtà operative. La decisione, presa il 19 novembre 2025, è stata motivata dalle crescenti inquietudini manifestate dagli Stati membri e dai soggetti coinvolti, relative all’impreparazione delle imprese e delle amministrazioni, nonché agli ostacoli tecnici connessi al sistema informativo europeo. In sostanza, si tratta di un tentativo di rendere l’EUDR più gestibile e attuabile, senza compromettere l’obiettivo finale di combattere la deforestazione globale.
Il fulcro di questa revisione è il rinvio dell’applicazione del regolamento. Inizialmente prevista per il 30 dicembre 2025, la data è stata posticipata al 30 dicembre 2026 per la maggior parte degli operatori. Un’ulteriore proroga è stata accordata alle imprese di dimensioni ridotte, che disporranno di tempo fino al 30 giugno 2027 per adeguarsi. Questa delibera è stata adottata considerando che numerose aziende e autorità nazionali non erano ancora pronte ad attuare correttamente le nuove direttive, specialmente per quanto concerne l’operatività del sistema informativo europeo.
Parallelamente al rinvio, il Consiglio ha approvato una serie di semplificazioni volte a ridurre l’onere amministrativo per gli operatori, in particolare per le piccole e microimprese. L’onere di inoltrare la dichiarazione di due diligence graverà unicamente sugli operatori che introducono per primi il prodotto nel mercato europeo. Gli operatori a valle e i commercianti non dovranno più presentare dichiarazioni separate, ma solo conservare e trasmettere il numero di riferimento della dichiarazione iniziale. Inoltre, le micro e piccole imprese, in qualità di operatori primari, avranno la facoltà di presentare un’unica e semplificata dichiarazione.
Le Nuove Scadenze e le Misure di Semplificazione nel Dettaglio
La revisione del Regolamento EUDR introduce scadenze differenziate per l’applicazione delle nuove disposizioni, tenendo conto delle diverse dimensioni e capacità degli operatori economici. A partire dal 30 dicembre 2026, le disposizioni dell’EUDR si applicheranno agli operatori di medie e grandi dimensioni, mentre le micro e piccole imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2027 per adeguarsi. Questa differenziazione mira a garantire una transizione più agevole per le realtà aziendali più piccole, che spesso dispongono di risorse limitate per affrontare le complessità burocratiche.
Un’altra misura di semplificazione significativa riguarda la dichiarazione di due diligence. L’obbligo di inoltrare tale attestazione sarà esclusivo per gli operatori che introducono per primi il prodotto nel mercato europeo. Questo significa che gli operatori a valle e i commercianti non dovranno più presentare dichiarazioni separate, ma solo conservare e trasmettere il numero di riferimento della dichiarazione iniziale. Questa semplificazione riduce notevolmente l’onere amministrativo per le aziende che operano a valle della catena di approvvigionamento.
Per i micro e piccoli operatori primari, è prevista una dichiarazione semplificata una tantum. Questa misura mira a ridurre ulteriormente l’onere amministrativo per le realtà aziendali più piccole, che spesso non dispongono delle risorse necessarie per affrontare le complessità burocratiche. La dichiarazione semplificata una tantum consentirà a questi operatori di adempiere agli obblighi previsti dall’EUDR in modo più semplice ed efficiente.

- Finalmente un passo avanti per le piccole imprese! 🎉 Ma......
- Posticipare l'EUDR è un errore! 😠 La deforestazione......
- E se l'EUDR fosse una scusa per il protezionismo? 🤔 Forse dovremmo......
Le Reazioni e le Preoccupazioni del Mondo Ambientale
Nonostante le semplificazioni e i rinvii, la revisione dell’EUDR ha suscitato preoccupazioni nel mondo ambientalista. Secondo il WWF, “la combinazione di rinvii, semplificazioni ed esenzioni rischia di trasformare una “politica faro in un obiettivo politico mobile””. L’organizzazione ambientalista teme che le modifiche apportate al regolamento possano indebolire la sua efficacia e compromettere l’obiettivo di combattere la deforestazione globale.
Anke Schulmeister-Oldenhove, manager per le foreste presso il WWF European Policy Office, ha dichiarato che le affermazioni degli Stati membri secondo cui affrontare la deforestazione rimane una priorità sono una “palese distorsione”. Secondo Schulmeister-Oldenhove, gli Stati membri hanno “annacquato e ritardato l’EUDR, ignorando sia lo scopo ambientale del regolamento sia il denaro pubblico già investito in esso”.
Le preoccupazioni del WWF riflettono un timore più ampio che la revisione dell’EUDR possa rappresentare un passo indietro nella lotta contro la deforestazione. Alcuni osservatori temono che le semplificazioni e i rinvii possano rendere il regolamento meno efficace e consentire alle aziende di continuare a importare prodotti legati alla deforestazione senza incorrere in sanzioni significative.
Verso un Accordo Definitivo: Sfide e Opportunità
Il Consiglio dell’UE avvierà ora i negoziati con il Parlamento Europeo per raggiungere un accordo definitivo nelle prossime settimane. L’obiettivo è trovare un compromesso che tenga conto delle esigenze delle imprese e delle preoccupazioni del mondo ambientalista. La sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra la necessità di semplificare il regolamento e quella di garantire che rimanga efficace nella lotta contro la deforestazione.
Nonostante le preoccupazioni, la revisione dell’EUDR rappresenta anche un’opportunità per migliorare il regolamento e renderlo più attuabile. Le semplificazioni e i rinvii potrebbero consentire alle aziende di adeguarsi più facilmente alle nuove regole e di investire in sistemi di tracciabilità più efficienti. Inoltre, la revisione potrebbe contribuire a creare un sistema più equo e trasparente, in cui tutti gli operatori economici siano tenuti a rispettare gli stessi standard ambientali.
Il successo della revisione dell’EUDR dipenderà dalla capacità del Consiglio e del Parlamento Europeo di trovare un accordo che soddisfi tutte le parti interessate. Sarà fondamentale che il regolamento rivisto mantenga un elevato livello di ambizione ambientale e che sia efficace nella lotta contro la deforestazione. Allo stesso tempo, sarà importante che il regolamento sia attuabile e che non imponga oneri eccessivi alle imprese, in particolare alle piccole e microimprese.
EUDR Riveduto: Un Compromesso Necessario per un Futuro Sostenibile?
La revisione dell’EUDR rappresenta un tentativo di trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere le foreste del mondo e quella di garantire la competitività delle imprese europee. È un compromesso necessario, ma non privo di rischi. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’attuazione del regolamento rivisto per garantire che rimanga efficace nella lotta contro la deforestazione e che non abbia conseguenze negative per le imprese.
Amici, parliamoci chiaro: la difesa dei consumatori, in questo contesto, passa anche attraverso la consapevolezza dell’origine dei prodotti che acquistiamo. L’EUDR, pur con le sue modifiche, mira a garantire che i nostri consumi non contribuiscano alla distruzione delle foreste. Una nozione base di difesa del consumatore è quindi quella di informarsi sull’impatto ambientale dei prodotti che acquistiamo.
Ma c’è di più: una nozione avanzata di difesa del consumatore implica la capacità di influenzare le scelte delle aziende. Se noi, come consumatori, premiamo le aziende che si impegnano a rispettare l’ambiente, le incentiviamo a fare sempre meglio. Questo significa che possiamo usare il nostro potere d’acquisto per promuovere un’economia più sostenibile.
E allora, cosa possiamo fare concretamente? Possiamo informarci sull’EUDR e sulle aziende che si impegnano a rispettarlo. Possiamo scegliere prodotti certificati e sostenibili. Possiamo chiedere alle aziende di essere più trasparenti sull’origine dei loro prodotti. E, soprattutto, possiamo diffondere la consapevolezza sull’importanza di consumare in modo responsabile. Perché, alla fine, la difesa del consumatore è anche una questione di responsabilità collettiva.








