E-Mail: [email protected]
- Domanda elettricità mondiale +40% in 10 anni, raggiungendo 38.000 TWh.
- Consumo data center raddoppia a 945 TWh per l'intelligenza artificiale.
- Italia: energia +15% rispetto Germania, +60% rispetto Spagna.
Oggi, 23 dicembre 2025, alle ore 08:14, ci troviamo di fronte a una svolta epocale nel panorama energetico globale e nazionale. L’energia, un tempo considerata una semplice commodity, sta rapidamente assumendo un ruolo strategico paragonabile a quello dell’arma atomica durante la Guerra Fredda. La crescente domanda di elettricità, alimentata da data center, intelligenza artificiale e una digitalizzazione sempre più pervasiva, sta trasformando il modo in cui concepiamo l’approvvigionamento energetico e la sua importanza geopolitica.
L’Ascesa dell’Elettricità come Asset Strategico
La domanda mondiale di elettricità è destinata a crescere del *40% nei prossimi dieci anni, raggiungendo i 38.000 TWh. Anche in Italia, si prevede un aumento considerevole del 20%. Questo incremento è trainato da diversi fattori: il settore residenziale, con l’adozione di pompe di calore ed elettrodomestici sempre più energivori; il comparto manifatturiero, specialmente nelle nazioni in via di sviluppo; il trasporto elettrico, che rappresenta il principale motore di crescita nei Paesi avanzati; e, soprattutto, i data center, il cui consumo energetico è destinato a più che raddoppiare nei prossimi cinque anni, passando da 415 TWh a 945 TWh, a causa dell’espansione dell’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di trasformare radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo, sta accelerando l’impatto dell’innovazione sulla creazione di nuovo capitale. In soli dieci anni, l’AI ha avuto un impatto sul capitale paragonabile a quello dell’avvento del vapore in cento anni. Questo scenario impone agli Stati di garantire l’approvvigionamento energetico come un diritto fondamentale, al pari dell’aria che respiriamo.

- Finalmente un articolo che mette in luce la gravità della situazione... 💡...
- Tracollo economico? Forse un po' allarmistico, non credete...? 🤔...
- E se invece di guardare al nucleare, puntassimo tutto sul fotovoltaico diffuso...? ☀️...
Il Dilemma Italiano: Dipendenza dal Gas e Costi Elevati
L’Italia si trova in una posizione di svantaggio rispetto ad altri Paesi europei a causa della sua forte dipendenza dal gas importato, che rappresenta il 95% del suo fabbisogno. Questa dipendenza si traduce in costi energetici più elevati per le imprese italiane, che nel primo semestre del 2025 hanno pagato l’energia 278 euro/MWh, quasi il 15% in più rispetto alla Germania, oltre il 50% in più della Francia e più del 60% rispetto alla Spagna. Questo divario pesa enormemente sulla competitività del sistema produttivo italiano, penalizzando sia le grandi aziende che le PMI.
La composizione del mix energetico italiano, con una prevalenza di idrocarburi pari a circa il 70%, è un fattore discriminante rispetto ad altri Paesi europei, dove dominano il nucleare (Francia), il carbone e l’eolico (Germania) o un mix più equilibrato tra gas, rinnovabili e nucleare (Spagna). Di conseguenza, il prezzo medio dell’elettricità in Italia è significativamente più alto rispetto a quello di altri Paesi europei.
Le Quattro Mosse Strategiche per la Sicurezza Energetica Italiana
Per garantire la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dall’estero, l’Italia deve adottare quattro mosse strategiche:
1. Promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, sbloccando i 150 GW di progetti in stallo a causa di ostacoli burocratici.
2. Affiancare alle energie rinnovabili una generazione elettrica flessibile e gestibile (attualmente a gas, in futuro potenzialmente nucleare) per assicurare continuità e adattabilità.
3. Valorizzare l’idroelettrico attraverso il repowering, superando l’impasse delle concessioni (con un potenziale di investimenti fino a 16 miliardi).
4. Rafforzare le infrastrutture di trasmissione elettrica per accogliere una maggiore quota di rinnovabili e sostenere la crescente richiesta, grazie a un quadro normativo favorevole.
Un tale ventaglio di fonti energetiche, più bilanciato, diminuirà l’importazione dall’estero, ridurrà i costi e migliorerà la posizione competitiva delle aziende italiane. L’energia elettrica diventerà così un elemento strategico anche dal punto di vista geopolitico, come già avviene negli Stati Uniti, in Russia, Francia, Germania e Spagna.
Verso un Futuro Energetico Sostenibile e Competitivo
L’Italia deve intraprendere una transizione energetica coraggiosa e lungimirante, abbandonando la dipendenza dal gas e investendo in un mix energetico diversificato e sostenibile. Questo significa accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, rilanciare l’idroelettrico, valutare attentamente il ruolo del nucleare di nuova generazione e potenziare le reti elettriche. Solo così potremo garantire la sicurezza energetica del Paese, ridurre i costi per le imprese e le famiglie e mantenere la nostra competitività nel panorama economico globale.
È fondamentale che la politica prenda coscienza dell’arretratezza energetica del nostro Paese e adotti un piano nazionale ambizioso e concreto per superarla. Senza questa autonomia energetica, si rischia di compromettere la posizione di leadership economica ottenuta grazie all’impegno di migliaia di imprenditori e milioni di lavoratori.
Difesa del Consumatore: Una Nozione di Base e una Avanzata
Nel contesto del caro energia, una nozione base di difesa del consumatore è la consapevolezza dei propri consumi. Imparare a monitorare e ridurre il proprio consumo energetico, attraverso l’adozione di elettrodomestici efficienti e comportamenti virtuosi, può fare una grande differenza sulla bolletta.
Una nozione avanzata è invece la partecipazione attiva al mercato energetico*. Informarsi sulle diverse offerte dei fornitori, valutare le tariffe più convenienti e, se possibile, investire in soluzioni di autoproduzione di energia (come pannelli solari) può consentire di ridurre la propria dipendenza dal mercato e ottenere un risparmio significativo nel lungo termine.
Riflettiamo: in un mondo in cui l’energia è sempre più strategica, la nostra capacità di gestirla in modo consapevole e responsabile diventa un fattore determinante per il nostro benessere e per la competitività del nostro Paese. Non lasciamoci sopraffare dalla complessità del mercato energetico, ma informiamoci, partecipiamo e facciamo sentire la nostra voce per un futuro energetico più sostenibile e giusto per tutti.








