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Crisi fonderie: intervenire subito per evitare il collasso del settore

Il settore delle fonderie italiane è in grave difficoltà a causa degli alti costi energetici e delle dinamiche di mercato sfavorevoli: scopri le azioni urgenti necessarie per scongiurare una crisi irreversibile.
  • Volumi produttivi in calo del 12% nel 2024, situazione critica.
  • Ulteriore decremento del 10% nei primi tre mesi del 2025.
  • Aumentati i dazi del 25%-50% per prodotti esportati negli USA.

La principale causa di questa crisi è rappresentata dagli elevati costi dell’energia. Zanardi ha evidenziato come l’anomalo legame tra il prezzo dell’elettricità e quello del gas, nonostante una quota del 45% di fonti rinnovabili nel mix energetico, penalizzi fortemente le aziende energivore. “Se un’azienda non ha costi in linea con i competitor internazionali, è automaticamente fuori mercato,” ha dichiarato Zanardi, aggiungendo che mentre le fonderie lottano per la sopravvivenza, i fornitori di utilities registrano profitti record. La situazione è ulteriormente aggravata dall’aumento dei dazi del 25% al 50% per i prodotti esportati negli Stati Uniti, pari a circa 300.000 tonnellate nell’ultimo anno.

Richieste Urgente per Salvare il Settore

Assofond sollecita interventi urgenti volti a prevenire una crisi strutturale che potrebbe rivelarsi irreversibile. La loro richiesta cardine consiste nell’introduzione di crediti d’imposta, identificati come l’unica strategia veramente capace di restituire competitività al sistema in questione. Guardando al futuro, emerge la necessità del disaccoppiamento tra i listini del gas e quelli dell’energia elettrica; tale iniziativa ha visto un parziale avanzamento con l’Energy Release, ma continua a trovarsi ostacolata dai vincoli imposti dall’Unione Europea. Zanardi ha manifestato la sua frustrazione riguardo all’immobilismo delle istituzioni dinanzi a un problema da tempo riconosciuto, evidenziando che le fonderie corrono il rischio di essere trascurate nelle normative fondamentali: sono infatti troppo esigue per appartenere alla classe dei grandi consumatori energetici e contemporaneamente sono giudicate troppo energivore affinché possano godere dello status di piccole e medie imprese (PMI).

Cosa ne pensi?
  • Finalmente qualcuno che parla chiaro! 💪 Le fonderie sono......
  • Un disastro annunciato! 🤦‍♂️ Troppo facile dare la colpa......
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  • 🚨 Crisi fonderie, un campanello d'allarme per l'Italia......
  • 💰 Crediti d'imposta? Una soluzione tampone che non risolve......

Un Appello Alle Istituzioni: Politiche Industriali Urgenti

In data 13 giugno scorso a Soave si è svolta l’assemblea generale di Assofond che ha rappresentato una rilevante opportunità per invocare con fermezza la salvaguardia del settore da parte delle istituzioni sia italiane che europee. Durante i lavori dell’incontro, Zanardi, esprimendo le sue preoccupazioni in merito alla situazione attuale del mercato, ha messo in luce come non ci si trovi dinanzi a una mera crisi temporanea; piuttosto siamo al cospetto di un significativo declino industriale potenzialmente destinato a diventare permanente. L’accento posto sull’importanza delle fonderie quali pilastri fondamentali della manifattura ha dato origine a riflessioni circa il loro ruolo imprescindibile nelle aree dell’automotive, della meccanica e nella transizione verso le energie rinnovabili così come nelle infrastrutture stesse. È chiaro dunque che senza prospettive solide per tale ambito produttivo diventa difficile concepire una seria re-industrializzazione nel contesto europeo. Il dibattito assembleare ha visto la partecipazione attiva anche di esperti e figure rappresentative delle autorità pubbliche tra cui Chiara Danieli (presidente della Federazione Europea delle Fonderie), Gianclaudio Torlizzi (consulente presso il Ministero della Difesa) e Massimo Beccarello (professore all’Università degli Studi Milano Bicocca).

“SOS Fonderie”: Un Futuro Sostenibile È Ancora Possibile?

Il panorama delle fonderie italiane si presenta come critico ma non irreversibile. Un intervento celere ed efficace da parte delle istituzioni emerge quale elemento cruciale per garantire la loro esistenza. Sebbene il credito d’imposta possa fornire una boccata d’ossigeno nel breve termine, diventa essenziale adottare una nuova visione strategica sul lungo periodo. Distaccare i costi dell’energia dal gas naturale; dedicarsi all’efficienza energetica; incentivare la tecnologia innovativa: tali misure si rivelano necessarie affinché le fonderie italiane possano costruirsi un avvenire solido.

Stimati lettori, nell’attuale contesto in cui l’energia rappresenta una risorsa ambita con ripercussioni significative sia sui bilanci familiari che su quelli aziendali, diventa prioritario assumere comportamenti consapevoli da consumatori informati. È importante riconoscere che possediamo il diritto alla trasparenza riguardo ai costi dei servizi energetici e alla libertà nella scelta dei fornitori più idonei alle nostre necessità.

Non possiamo limitarci solamente a ciò: scelte illuminate ci suggeriscono di vedere nell’efficienza energetica non solo una misura momentanea ma piuttosto un investimento proficuo destinato al futuro. Riconsiderare i nostri stili di vita implica ridurre il consumo, abbracciare fonti energetiche rinnovabili e impiegare tecnologie avanzate; non soltanto queste pratiche generano un risparmio economico ma promuovono anche la creazione di un domani più sostenibile per l’intera collettività. Dobbiamo ponderare come ogni nostra decisione quotidiana possa incidere profondamente sulle dinamiche globali, supportando quelle aziende che si dedicano a realizzare una economia circolare nel pieno rispetto dell’ambiente. È esclusivamente attraverso questo impegno condiviso che saremo in grado di forgiare una realtà dove industria ed ecologia coesistono pacificamente.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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