E-Mail: [email protected]
- 5.000€ offerti da Ferragni ritenuti 'irrisori' da Casa del Consumatore.
- Consumatore avellinese risarcita con 500€ dopo aver acquistato il pandoro.
- La Balocco ha versato 50.000€ all'Ospedale Regina Margherita.
Le accuse di truffa aggravata, legate alla presunta pubblicità ingannevole nella vendita del pandoro “Pink Christmas” e delle uova di Pasqua, hanno scosso il mondo dei consumatori e sollevato interrogativi sull’etica delle campagne promozionali che fanno leva su iniziative benefiche.
Il rifiuto dell’offerta e la richiesta di trasparenza
L’associazione Casa del Consumatore ha respinto un’offerta di 5.000 euro da parte di Chiara Ferragni, considerandola “irrisoria” rispetto ai profitti derivanti dalle operazioni contestate, stimati in 2,7 milioni di euro. L’associazione, anziché un risarcimento monetario, aveva proposto all’influencer di realizzare dei reel social per promuovere un’app dedicata ai consumatori, finanziata con fondi pubblici dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questa proposta mirava a un’azione riparatoria concreta, volta a sensibilizzare i consumatori sui loro diritti. Tuttavia, l’offerta è stata rifiutata, portando l’associazione a confermare la propria costituzione come parte civile nel processo.
- 👏 Un plauso alla Casa del Consumatore per aver rifiutato l'offerta......
- 🤔 Ma siamo sicuri che il problema sia solo Ferragni e Balocco?......
- 😠 Questa storia dimostra come la fiducia dei consumatori sia fragile......
La posizione dei consumatori e le azioni legali
Una consumatrice di 76 anni, Adriana L., originaria di Avellino, si è costituita parte civile nel procedimento, dichiarando di aver acquistato il pandoro “pensando di fare del bene”. La signora Adriana ha accettato un risarcimento di 500 euro, ritirando la propria istanza. La vicenda ha portato alla luce il divario tra il prezzo di vendita maggiorato del pandoro (9,37 euro) e il suo costo originale (3,68 euro), alimentando il sospetto di una speculazione sulla buona fede dei consumatori. La Procura di Milano contesta a Chiara Ferragni e agli altri imputati un “ingiusto profitto” di circa 2,2 milioni di euro derivante dalle operazioni commerciali incriminate. Le indagini hanno rivelato che la Balocco aveva versato una donazione fissa di 50.000 euro all’Ospedale Regina Margherita di Torino, indipendentemente dal volume delle vendite, mentre le società legate alla Ferragni avrebbero percepito oltre un milione di euro per l’uso del marchio e le attività promozionali.
L’udienza preliminare e le strategie processuali
Chiara Ferragni si è presentata per la prima volta in tribunale a Milano per l’udienza del processo, accompagnata dai suoi legali. L’influencer ha dichiarato di stare attraversando una “fase difficile” della sua vita, evitando ulteriori commenti. I legali hanno annunciato l’intenzione di optare per il rito abbreviato, una procedura che, in caso di condanna, consente una riduzione della pena. Il giudice Ilio Mannucci Pacini dovrà decidere sull’ammissibilità delle parti civili e valutare le richieste di rito abbreviato. L’udienza è stata aggiornata al 19 novembre, mentre la sentenza è attesa per gennaio 2026.
Riflessioni conclusive: tra etica, trasparenza e responsabilità sociale
Il “Pandoro Gate” ha sollevato un polverone mediatico e giudiziario, mettendo in discussione il ruolo degli influencer e la loro responsabilità nei confronti dei consumatori. La vicenda ha evidenziato la necessità di una maggiore trasparenza nelle campagne promozionali che si appellano a cause benefiche, affinché i consumatori possano fare scelte consapevoli e non essere indotti in errore da messaggi ambigui o fuorvianti. La fiducia dei consumatori è un bene prezioso, che va tutelato con la massima attenzione e integrità.
Amici, riflettiamo un attimo. In questa intricata vicenda, emerge un principio fondamentale del diritto dei consumatori: il diritto all’informazione trasparente e veritiera. Quando acquistiamo un prodotto, soprattutto se legato a iniziative benefiche, abbiamo il diritto di sapere esattamente come i nostri soldi verranno utilizzati e quale sarà l’effettivo impatto della nostra scelta. Un concetto più avanzato è quello della responsabilità sociale d’impresa, che va oltre il semplice rispetto delle leggi e implica un impegno attivo da parte delle aziende a contribuire al benessere della società e dell’ambiente. Il “Pandoro Gate” ci invita a interrogarci sul ruolo delle aziende e degli influencer nella promozione di valori positivi e nella costruzione di un futuro più sostenibile.








