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- San benedetto rimuove il claim "co2 impatto zero" da ecogreen.
- l'agcm contrasta il greenwashing con moral suasion.
- qr code per iniziative di sostenibilità sul sito.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente esercitato una moral suasion nei confronti di Acqua Minerale San Benedetto S.p. A., portando l’azienda a rivedere le proprie comunicazioni ambientali relative alla linea di prodotti Ecogreen. La decisione è stata presa in seguito alla constatazione che le asserzioni ambientali utilizzate potevano essere interpretate come greenwashing, ovvero come una presentazione ingannevole dei benefici ambientali dei prodotti.
Rimozione del Claim “CO2 Impatto Zero”
La principale modifica apportata da San Benedetto è stata la rimozione del claim “CO2 Impatto Zero” dalle etichette, dalle confezioni e da ogni forma di comunicazione commerciale, inclusi spot televisivi e il sito internet. Questo claim, secondo l’AGCM, suggeriva che la produzione delle bottiglie di acqua minerale non solo non producesse emissioni di gas serra, ma avesse addirittura un impatto positivo sull’ambiente. Tale affermazione è stata ritenuta potenzialmente fuorviante per i consumatori, in quanto non supportata da evidenze concrete e verificabili.

- Finalmente un'azienda che rivede le sue comunicazioni! 👏......
- Greenwashing? Non sono sorpreso, succede sempre più spesso... 😠...
- E se invece di puntare al 'zero impatto' ci concentrassimo...? 🤔...
Modifiche alle Asserzioni Ambientali e Introduzione del QR Code
Oltre alla rimozione del claim “CO2 Impatto Zero”, San Benedetto ha anche modificato le asserzioni ambientali utilizzate nelle proprie comunicazioni, rendendole più precise e meno suscettibili di interpretazioni errate. L’azienda ha inoltre rivisto gli elementi grafici che richiamavano elementi naturali, al fine di evitare di indurre i consumatori a credere che i prodotti Ecogreen avessero un impatto ambientale inferiore a quello reale. Per potenziare la trasparenza e arricchire le informazioni disponibili ai propri clienti, San Benedetto ha integrato un QR code sulle etichette delle bottiglie. Questo codice indirizza gli utenti a una nuova sezione del sito aziendale, interamente dedicata alle iniziative di sostenibilità. In questa sezione, i consumatori possono trovare informazioni dettagliate sull’impegno dell’azienda per la riduzione dell’impatto ambientale dei propri prodotti e processi produttivi.
Il Contesto e l’Importanza della Moral Suasion
L’intervento dell’AGCM nei confronti di San Benedetto si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alla lotta contro il greenwashing e alla promozione di una comunicazione ambientale più trasparente e responsabile. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a un aumento esponenziale del numero di aziende che utilizzano claim ambientali per promuovere i propri prodotti, spesso senza fornire prove concrete a supporto delle proprie affermazioni. Questa pratica, oltre a danneggiare i consumatori, rischia di minare la fiducia del pubblico nei confronti delle iniziative di sostenibilità e di ostacolare la transizione verso un’economia più verde. La moral suasion esercitata dall’AGCM rappresenta uno strumento importante per contrastare il greenwashing e incentivare le aziende a comunicare in modo più corretto e trasparente il proprio impegno per l’ambiente. L’Autorità, infatti, attraverso la propria attività di vigilanza e controllo, può individuare le comunicazioni ambientali ingannevoli e invitare le aziende a correggerle, evitando così di dover ricorrere a sanzioni più severe.
Verso una Comunicazione Ambientale Più Responsabile
L’azione dell’AGCM nei confronti di San Benedetto rappresenta un importante passo avanti verso una comunicazione ambientale più responsabile e trasparente. La rimozione del claim “CO2 Impatto Zero” e la modifica delle asserzioni ambientali utilizzate dall’azienda dimostrano che le autorità di controllo sono sempre più attente a contrastare il greenwashing e a tutelare i consumatori. Tuttavia, è importante sottolineare che la lotta contro il greenwashing non può essere delegata esclusivamente alle autorità di controllo. Anche i consumatori hanno un ruolo fondamentale da svolgere, informandosi e scegliendo consapevolmente i prodotti che acquistano. Solo attraverso un impegno congiunto di aziende, autorità di controllo e consumatori sarà possibile creare un mercato più sostenibile e responsabile.
Consumatori Consapevoli: Un Passo Avanti per la Sostenibilità
Amici lettori, questa vicenda ci ricorda quanto sia cruciale essere consumatori consapevoli. Un concetto base, ma fondamentale, è che nessuna azienda può davvero avere un “impatto zero”. Ogni attività produttiva genera un impatto, seppur minimo. Quindi, diffidiamo da chi promette miracoli ambientali.
Un passo avanti, più avanzato, è imparare a leggere tra le righe delle certificazioni e dei report di sostenibilità. Cerchiamo di capire se le azioni promosse dall’azienda sono realmente efficaci e misurabili, o se si tratta solo di greenwashing.
Infine, riflettiamo: siamo davvero disposti a pagare un prezzo più alto per un prodotto “ecologico” se non siamo certi della sua reale sostenibilità? Forse, la vera rivoluzione sta nel consumare meno e meglio, scegliendo prodotti duraturi e riparabili, riducendo gli sprechi e privilegiando l’economia circolare. Un piccolo gesto quotidiano, come preferire l’acqua del rubinetto, può fare la differenza.