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- Circa 1,5 miliardi di persone non hanno servizi igienici di base.
- Oltre 400 milioni praticano la defecazione all'aperto, rischio per la salute.
- Solo il 20% delle acque reflue è adeguatamente depurato globalmente.
- Il 10% consuma cibo irrigato con acque reflue: dato allarmante.
- Trasformare depuratori in bioraffinerie: recupero di nutrienti ed energia.
Questa ricorrenza, istituita nel 2013 dalle Nazioni Unite, non è un semplice promemoria di una necessità fisiologica, ma un campanello d’allarme su una crisi che colpisce miliardi di persone. La mancanza di accesso a servizi igienici sicuri e adeguati non è solo una questione di dignità umana, ma anche un grave problema di salute pubblica e un ostacolo allo sviluppo economico e sociale.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1,5 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici di base, e oltre 400 milioni praticano la defecazione all’aperto. Queste pratiche espongono intere comunità a malattie mortali come il colera, il tifo e la dissenteria, con conseguenze devastanti soprattutto per i bambini. Si stima che il 10% della popolazione mondiale consumi cibo irrigato con acque reflue, un dato allarmante che evidenzia la necessità di interventi urgenti e coordinati.
L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 6 (SDG 6) delle Nazioni Unite, il cui scopo è assicurare a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari entro il 2030, appare ancora difficile da raggiungere. È fondamentale che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi per colmare questo divario e garantire a tutti l’accesso a servizi igienici sicuri e dignitosi.
Trasformare i Depuratori in Bioraffinerie Urbane: Una Rivoluzione Circolare
Mentre nei Paesi in via di sviluppo l’accesso ai servizi igienici rappresenta la sfida principale, nelle nazioni industrializzate l’attenzione si sposta sulla gestione delle acque reflue. Si calcola che circa l’80% delle acque di scarico, sia industriali che urbane, venga riversato nell’ambiente a livello globale senza un’adeguata depurazione, causando gravi danni agli ecosistemi. L’eutrofizzazione, causata dall’eccesso di azoto e fosforo nelle acque, soffoca la vita acquatica e compromette la qualità delle risorse idriche.
In questo contesto, l’economia circolare offre una soluzione innovativa: trasformare gli impianti di depurazione in vere e proprie bioraffinerie urbane. Queste strutture non si limitano a depurare le acque reflue, ma recuperano risorse preziose come nutrienti, energia e acqua affinata. L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, svolge un ruolo chiave in questo processo, sviluppando tecnologie avanzate per il recupero e la valorizzazione delle risorse contenute nelle acque reflue urbane.
Un esempio virtuoso di economia circolare applicata alle acque di scarico è il recupero del fosforo e dell’azoto dai fanghi di depurazione. Questi elementi, essenziali per la vita, possono essere utilizzati come fertilizzanti agricoli, riducendo la dipendenza da risorse non rinnovabili e costose. Inoltre, la materia organica contenuta nei fanghi può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica, producendo energia pulita e rinnovabile. Il Gruppo Hera ha inaugurato un impianto all’avanguardia a Bologna, dove le acque di scarico vengono convertite in biometano, un combustibile identico al gas naturale, che può essere immesso nella rete nazionale o impiegato per i veicoli.

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Scarsità Idrica e Soluzioni Circolari: Un Approccio Integrato
La scarsità idrica è una sfida globale che colpisce miliardi di persone. Il modello economico lineare “prendi-produci-usa-getta” aggrava questa situazione, stressando le risorse idriche e mettendo a rischio l’approvvigionamento per le comunità. La siccità, amplificata dal riscaldamento globale, esaspera ulteriormente il problema, creando una tempesta perfetta di rischio e scarsità.
L’agricoltura intensiva, in particolare la produzione di carne, è una delle principali cause di consumo idrico. In alcune regioni, come il Colorado, gran parte dell’acqua viene utilizzata per irrigare colture destinate all’alimentazione del bestiame. Anche la rapida crescita edilizia e l’industria della moda contribuiscono al depauperamento delle risorse idriche.
Per affrontare la scarsità idrica, è indispensabile un profondo mutamento che interessi i sistemi globali più influenti, quali l’alimentazione, l’edilizia, i beni di consumo e i trasporti. Le soluzioni circolari possono aumentare la resilienza allo stress idrico e alla carenza d’acqua, preservando le risorse idriche, rallentando e riutilizzando i flussi d’acqua e rigenerando i fiumi.
Esempi di soluzioni circolari includono l’utilizzo di servizi igienici a basso consumo idrico, come quelli sviluppati dalla startup Susamati in Mozambico, che utilizzano larve di mosca soldato nera per biodegradare i rifiuti. Nel settore minerario, l’azienda canadese Teck ha sviluppato un metodo per utilizzare l’acqua di mare al posto dell’acqua dolce nella lavorazione dei concentrati di rame. Singapore, una nazione con limitate riserve idriche, ha adottato una sofisticata tecnologia, denominata NEWater, per trattare le acque di scarico e i liquami, trasformandoli in acqua potabile sicura e in acqua destinata a usi industriali. La regione cinese di Xi’an sta ripristinando i suoi antichi fiumi, creando zone umide e ricostruendo laghi per rigenerare l’ambiente e migliorare la qualità della vita della popolazione.
Un Futuro Sostenibile: L’Economia Circolare Parte dal Nostro Scarico
La Giornata Mondiale del Gabinetto ci invita a ripensare il nostro rapporto con l’acqua e i servizi igienici. Non si tratta solo di garantire un “bagno per tutti”, ma di trasformare un problema in un’opportunità. L’Italia, grazie alle sue avanzate tecnologie e alle sue problematiche climatiche, può e deve assumere un ruolo guida in questa transizione verso un’economia circolare. Le utility, le istituzioni e i centri di ricerca stanno già lavorando in questa direzione, ma è necessario un cambiamento culturale che coinvolga tutti i cittadini.
Dobbiamo smettere di vedere ciò che scarichiamo come un tabù o un mero scarto senza valore. È l’inizio di un processo virtuoso che può generare energia pulita, fertilizzanti sostenibili e acqua preziosa per contrastare la siccità. Un tale ciclo tutela i nostri ecosistemi, crea valore economico e rende le nostre città più robuste e sostenibili. *È l’avvio di un meccanismo positivo, capace di produrre energia ecologica, concimi a basso impatto ambientale e risorse idriche indispensabili per fronteggiare la scarsità di piogge.
Un sistema di questo tipo protegge i nostri habitat, genera benefici economici e consolida la resilienza e la sostenibilità delle nostre città.* Il futuro dell’economia circolare, in fondo, trae origine da un’azione semplice e quotidiana, compiuta nel luogo più intimo delle nostre case.
Riflessioni Finali: Consapevolezza e Azione per un Futuro Idrico Sostenibile
Amici lettori, riflettiamo un attimo. Quante volte ci siamo fermati a pensare a dove finisce l’acqua che scarichiamo nel water? Spesso, presi dalla frenesia quotidiana, dimentichiamo che quel gesto apparentemente banale ha un impatto significativo sull’ambiente e sulla salute pubblica. Una nozione base di difesa del consumatore consapevole ci insegna che ogni nostra azione, anche la più piccola, ha una conseguenza. Scegliere prodotti per la pulizia ecologici, ridurre il consumo di acqua e sostenere iniziative di economia circolare sono tutti modi per contribuire a un futuro idrico più sostenibile.
Ma non fermiamoci alle nozioni di base. Una comprensione più avanzata dell’economia circolare ci rivela che le acque reflue non sono solo un problema da risolvere, ma una risorsa da valorizzare. Investire in tecnologie innovative per il recupero di nutrienti, energia e acqua affinata può creare nuovi posti di lavoro, ridurre la dipendenza da risorse esterne e proteggere l’ambiente. Stimoliamo una riflessione personale: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per promuovere un uso più responsabile e sostenibile dell’acqua? Forse potremmo iniziare informandoci sulle iniziative di economia circolare presenti nel nostro territorio, sostenendo le aziende che adottano pratiche sostenibili e sensibilizzando i nostri amici e familiari sull’importanza di questo tema. Ricordiamoci che il futuro dell’acqua è nelle nostre mani.








