E-Mail: [email protected]
- Nel 2022, usate 62,8 milioni tonnellate di plastica nell'UE.
- Solo il 20% dei 42,5 milioni di rifiuti plastici è riciclato.
- 3,7 milioni di tonnellate di plastica disperse nell'ambiente.
Nel 2022, l’Unione Europea ha utilizzato 62,8 milioni di tonnellate di materiale plastico, corrispondenti a circa 140 kg a testa.
Circa *3,7 milioni di tonnellate di plastica – quasi il 6% del totale consumato dall’UE – sono state rilasciate nell’ambiente, comprese le microplastiche.
—
L’Impatto della Plastica nell’Unione Europea: Un’Analisi Approfondita
Un recente studio del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea ha gettato nuova luce sul ciclo di vita della plastica all’interno dell’UE, offrendo una panoramica dettagliata dei flussi di materiali, degli impatti ambientali e delle potenziali strategie per un futuro più sostenibile. Questo studio, che arriva in un momento cruciale di discussioni globali sulla riduzione dell’inquinamento da plastica, fornisce dati essenziali per i responsabili politici, i ricercatori e gli stakeholder del settore.
Nel 2022, l’Unione Europea ha utilizzato 62,8 milioni di tonnellate di materiale plastico, corrispondenti a circa 140 kg a testa. La maggior parte di questa plastica (92%) è stata prodotta all’interno dell’UE, mentre 26,3 milioni di tonnellate sono state importate. Il settore tessile si distingue come il principale importatore di plastica, rappresentando il 32,4% del totale, con importazioni superiori alla produzione interna.

- Finalmente un articolo che fa chiarezza sulla gravità......
- Sono stufo del solito allarmismo sulla plastica, non......
- E se invece di demonizzare la plastica ci concentrassimo......
Emissioni e Rifiuti: Un Bilancio Preoccupante
La produzione e il consumo di plastica nell’UE hanno generato l’equivalente di oltre 252 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio, pari al 14% dell’impatto totale della produzione globale di plastica. Se l’UE fosse un paese, sarebbe il quinto maggiore emettitore di gas serra. I processi di produzione sono responsabili del 58% di queste emissioni, mentre l’incenerimento dei rifiuti contribuisce significativamente con il 15,6 Mt di CO2.
Nel 2022, l’UE ha prodotto 42,5 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, di cui solo il 20% è stato riciclato, mentre l’80% è stato incenerito o smaltito in discarica. Il tasso medio di riciclo a fine vita è stato del 19,6%. Il settore degli imballaggi ha raggiunto il tasso di riciclo più alto (34,6%), seguito da agricoltura (28,6%), pesca (27,4%), costruzioni (15,2%) ed elettronica (13,7%).
Imballaggi e Dispersioni: Punti Critici
Il settore degli imballaggi è stato identificato come il più impattante, contribuendo al 33,9% del consumo totale di plastica nell’UE e generando quasi la metà dei rifiuti plastici totali. Nonostante un tasso di riciclo del 35%, il settore degli imballaggi contribuisce al 29% degli impatti totali, con particolare rilevanza delle fasi di produzione e fabbricazione.
Circa 3,7 milioni di tonnellate di plastica – quasi il 6% del totale consumato dall’UE – sono state rilasciate nell’ambiente, comprese le microplastiche. Le principali cause di dispersione sono il littering degli imballaggi (43%), l’usura dei pneumatici (0,6 Mt) e il lavaggio dei tessuti sintetici (0,15 Mt), oltre alla cattiva gestione dei rifiuti (38%).
Strategie per un Futuro Sostenibile
Per ridurre l’impatto ambientale della plastica, il report del JRC suggerisce diverse azioni prioritarie:
Migliorare la raccolta e la gestione dei rifiuti plastici, aumentando la quota di rifiuti raccolti separatamente e riducendo l’incenerimento e lo smaltimento in discarica.
Integrare il riciclo chimico e meccanico per trattare poliolefine e plastiche complesse.
Promuovere alternative ai polimeri fossili, incentivando l’uso di plastiche bio-based e compostabili.
Rendere più circolare la filiera, aumentando l’uso di plastiche riciclate nei nuovi prodotti e estendendo la durata di vita dei prodotti. Affrontare le perdite e la gestione scorretta dei rifiuti, contrastando il littering e le perdite di microplastiche.
Rafforzare la qualità e la granularità dei dati, migliorando il monitoraggio dei flussi specifici e armonizzando la raccolta dati.
Verso un’Economia Circolare della Plastica: Un Imperativo Etico e Ambientale
La transizione verso un’economia circolare della plastica rappresenta una sfida complessa ma imprescindibile per l’Unione Europea. I dati del JRC evidenziano la necessità di un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori della filiera, dai produttori ai consumatori, passando per i gestori dei rifiuti e i responsabili politici. È fondamentale investire in tecnologie di riciclo innovative, promuovere l’eco-design dei prodotti e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una corretta gestione dei rifiuti. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile ridurre l’impatto ambientale della plastica e garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.
Difesa del consumatore: Una nozione base di difesa del consumatore applicabile al tema della plastica è la trasparenza. I consumatori hanno il diritto di sapere cosa contengono i prodotti che acquistano, compresi gli imballaggi. Le aziende devono fornire informazioni chiare e accurate sulla composizione dei materiali, sulla loro riciclabilità e sul loro impatto ambientale.
Una nozione avanzata è la responsabilità estesa del produttore (EPR)*. Questo principio prevede che i produttori siano responsabili del ciclo di vita dei loro prodotti, compresa la gestione dei rifiuti. L’EPR può incentivare le aziende a progettare prodotti più sostenibili e a investire in sistemi di riciclo efficienti.
Rifletti: Quante volte ti sei chiesto cosa succede alla plastica che getti via? Sei consapevole dell’impatto che le tue scelte di consumo hanno sull’ambiente? Forse è il momento di iniziare a fare scelte più consapevoli, optando per prodotti con imballaggi riciclabili o riutilizzabili, riducendo il consumo di plastica monouso e sostenendo le aziende che si impegnano per la sostenibilità.