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Csrd semplificata: cosa cambia e come prepararsi

L'unione europea alleggerisce il reporting di sostenibilità: scopri le modifiche agli standard esrs e come impatteranno sulle aziende, tra semplificazioni e timori di depotenziamento.
  • L'efrag ridurrà del 50% i datapoint richiesti per la csrd.
  • Rielaborazione standard esrs prevista entro il 31 ottobre 2025.
  • L'efrag mira a migliorare l'interoperabilità tra standard ifrs e esrs.

L’Unione Europea, reduce dalle elezioni del 2024, si orienta verso un alleggerimento delle procedure per il reporting di sostenibilità, affidando all’EFRAG la riscrittura degli standard ESRS. La Commissione Europea, attraverso il pacchetto Omnibus I presentato a febbraio 2025, ha dato mandato all’EFRAG di ridurre in maniera sostanziale i dati richiesti alle imprese, con l’obiettivo di snellire il processo, pur con il timore di un depotenziamento delle norme relative alla finanza sostenibile.

Semplificazione o Ridimensionamento?

Il 20 giugno 2025, l’EFRAG ha diffuso un rapporto che annuncia una diminuzione di oltre il 50% dei datapoint richiesti per la rendicontazione CSRD, unitamente a modifiche su alcuni criteri di sostenibilità. Patrick de Cambourg, presidente dell’EFRAG Sustainability Reporting Board, ha dichiarato che la revisione “preserverà l’integrità degli obiettivi fondamentali della CSRD, supportando le aziende nel soddisfare i requisiti di rendicontazione sulla sostenibilità senza complessità inutili”. Ciononostante, la Banca Centrale Europea e diversi economisti hanno manifestato inquietudine riguardo alla potenziale riduzione del numero di imprese rientranti nell’ambito della direttiva CSRD e CSDDD. Parallelamente, l’EFRAG prosegue nello sviluppo dello standard volontario VSME per le PMI, proponendo uno strumento commisurato alle loro capacità di rendicontazione. L’EFRAG raccoglie input da aziende che hanno già implementato gli standard, investitori e stakeholder per indirizzare la riduzione degli oneri. Chiara del Prete, a capo dell’EFRAG SR TEG, ha messo in luce l’importanza di semplificare gli standard “basandosi sulle evidenze raccolte”. I tempi sono stretti, con la riscrittura degli standard prevista entro il 31 ottobre 2025 e una consultazione pubblica tra agosto e settembre. L’EFRAG ha suggerito che “una tempistica più lunga potrebbe migliorare la gestione della qualità”.

Cosa ne pensi?
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  • Riduzione dei dati CSRD? 🤔 Temo si perda la vera essenza della sostenibilità......
  • Materialità dinamica: il futuro è qui! 🚀 Le aziende devono evolvere costantemente......

Le Leve Chiave per la Semplificazione

L’EFRAG ha individuato diverse aree strategiche per agevolare la rendicontazione secondo gli standard ESRS. Tra queste rientrano il rendere meno gravoso il processo di valutazione della doppia materialità, il migliorare la leggibilità e la sintesi dei report di sostenibilità, un’integrazione più efficace con la rendicontazione finanziaria generale e una maggiore chiarezza degli standard stessi. La doppia materialità, che impone alle aziende di rendicontare sia l’impatto che le questioni ambientali e sociali hanno sulle loro performance finanziarie, sia l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società, è stata riconosciuta come una fonte di notevoli oneri per le imprese. L’EFRAG intende distinguere più nettamente tra informazioni facoltative e obbligatorie e tra i Minimum Disclosure Requirements (MDR) e le specifiche tematiche, riducendo i datapoint obbligatori e volontari. Verranno introdotti meccanismi per gestire acquisizioni, carenze di dati, perimetri di rendicontazione, settori finanziari e informazioni sensibili dal punto di vista commerciale, prendendo spunto dagli standard IFRS S1 e S2 dell’International Sustainability Standards Board (ISSB).

Interoperabilità e Riduzione dei Datapoint

L’EFRAG mira a migliorare l’interoperabilità tra gli standard internazionali IFRS e quelli europei ESRS, modificando il perimetro di rendicontazione delle emissioni di gas serra per allinearsi con l’IFRS S2 e il Greenhouse Gas Protocol. La terminologia impiegata nelle disposizioni comuni sarà uniformata, ove possibile, a quella utilizzata negli IFRS S1 e S2. L’EFRAG ha rilevato che gli ESRS attuali presentano datapoint “eccessivamente dettagliati” e che molti potrebbero essere eliminati o spostati nella guida non vincolante senza compromettere l’obiettivo generale di fornire dati di alta qualità. Si prevede una riduzione di oltre il 50% dei datapoint obbligatori, con un approccio meno granulare per le informazioni qualitative e l’eliminazione dei datapoint meno rilevanti.

Verso un Futuro Sostenibile e Accessibile

La revisione degli ESRS rappresenta un passo significativo verso la semplificazione e l’accessibilità della rendicontazione di sostenibilità. L’obiettivo è quello di bilanciare l’ambizione politica con la sostenibilità operativa e la qualità informativa, supportando le imprese europee nel loro percorso verso un reporting ESG efficace. La riduzione dei datapoint obbligatori e la maggiore chiarezza degli standard dovrebbero facilitare la conformità per le aziende, in particolare per le PMI, consentendo loro di concentrarsi sull’integrazione della sostenibilità nelle loro strategie aziendali. *L’interoperabilità con gli standard internazionali è fondamentale per garantire la coerenza e la comparabilità delle informazioni, promuovendo la fiducia degli investitori e degli stakeholder.*

Amici lettori, in questo contesto di cambiamenti normativi, è essenziale ricordare un principio base della difesa del consumatore: il diritto all’informazione chiara e trasparente. Le aziende, anche se soggette a standard di rendicontazione semplificati, devono garantire che le informazioni sulla sostenibilità siano accessibili e comprensibili per tutti i consumatori.

Un concetto più avanzato è quello della “materialità dinamica”. Questo significa che le aziende devono costantemente valutare e aggiornare le informazioni che considerano rilevanti per la sostenibilità, tenendo conto delle evoluzioni del contesto ambientale, sociale ed economico. Non basta conformarsi agli standard minimi; è necessario un impegno continuo per migliorare la trasparenza e la responsabilità.

Vi invito a riflettere su come le scelte di consumo possono influenzare le pratiche aziendali e a chiedere sempre più informazioni sulle performance di sostenibilità delle aziende da cui acquistate prodotti e servizi. Solo attraverso un impegno attivo e consapevole possiamo contribuire a un futuro più sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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