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- Il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) diventa obbligatorio a partire dalle batterie.
- Il CWA 18186:2025 guida la strutturazione del DPP con oltre 100 esperti.
- Entro il 2030, il DPP sarà esteso a gran parte dei beni europei.
Una Rivoluzione per i Consumatori e l’Economia Circolare
Il 06 giugno 2025 segna un momento cruciale per il futuro del consumo e della sostenibilità. L’introduzione del Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) sta per trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i beni che acquistiamo, spingendo l’economia verso un modello più circolare e trasparente. Questo cambiamento epocale, guidato dall’Unione Europea, promette di fornire ai consumatori informazioni dettagliate e affidabili sulla sostenibilità dei prodotti, incentivando scelte più consapevoli e responsabili.
Il DPP, un sistema di identificazione digitale che raccoglie e rende accessibili tutte le informazioni essenziali su un prodotto durante il suo intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento, sta per diventare una realtà concreta. L’Unione Europea ha stabilito che i DPP diventeranno gradualmente obbligatori, a partire dalle batterie, per la circolazione di prodotti all’interno dell’area economica europea. Questo strumento innovativo non solo fornirà ai consumatori una maggiore trasparenza, ma anche alle aziende l’opportunità di dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e l’economia circolare.
Il CWA 18186:2025, redatto dal CEN Workshop “CircThread – Guidelines to create a Digital Product Passport”, rappresenta un passo fondamentale in questa direzione. Questo documento, elaborato con la collaborazione di più di 100 esperti e con la segreteria affidata a UNI, offre una guida pratica per la strutturazione di un DPP, basandosi sulle esperienze maturate dal progetto Europeo H2020 CircThread. Il progetto CircThread ha concepito, impostato e dispiegato tecnologie, servizi, progetti dimostrativi e piattaforme, al fine di consentire una valutazione preventiva dell’incidenza e delle problematiche che l’adozione del DPP genererà.
Il DPP non è solo un’iniziativa europea. Anche organizzazioni internazionali come UNECE e ISO stanno lavorando per definire standard globali per il DPP, affrontando sfide cruciali come la standardizzazione dei dati e l’interoperabilità. L’obiettivo è creare un quadro unificato e intersettoriale che possa essere applicato a livello globale, garantendo che le informazioni sui prodotti siano accessibili e comprensibili ovunque.
Come Funziona il Passaporto Digitale del Prodotto: Dettagli e Tecnologie
Il DPP è molto più di un semplice codice QR. È un sistema complesso che integra diverse tecnologie per garantire la raccolta, l’aggiornamento e l’accesso immediato ai dati lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Tra le soluzioni tecniche più utilizzate figurano:
- Tag RFID o NFC: Questi contrassegni consentono l’identificazione automatica dei beni tramite radiofrequenza, rivelandosi utili per il monitoraggio in tempo reale, la logistica e la tracciabilità automatizzata.
- Codici QR dinamici: Di agevole lettura da parte di dispositivi mobili e scanner industriali, consentono un’immediata consultazione e un costante aggiornamento delle informazioni del DPP da parte di tecnici, clienti e operatori.
- Database interoperabili: Conformi agli standard internazionali come GS1 e alle normative ISO/IEC, rivestono un ruolo cruciale nell’assicurare la compatibilità tra i sistemi e garantire un efficace scambio di dati tra imprese, piattaforme digitali e autorità competenti.
Le informazioni contenute nel DPP sono estremamente dettagliate e riguardano diversi aspetti del prodotto, tra cui:
- Provenienza e composizione dei materiali: Dati sull’origine delle materie prime, sulla percentuale di materiali riciclati o riciclabili e sulla composizione chimica o fisica del bene.
- Durata, possibilità di riparazione e aggiornamento: Informazioni tecniche sulla vita utile prevista, sulla fattibilità di manutenzione, sostituzione di componenti e aggiornamenti funzionali o estetici.
- Impatto ambientale e carbon footprint: Dati relativi all’influenza sull’ecosistema e all’impronta di carbonio; nello specifico, dettagli circa le emissioni prodotte nell’arco dell’esistenza del prodotto (analisi del ciclo di vita – LCA), il dispendio energetico e l’impiego delle risorse naturali.
- Metodi di riutilizzo, riciclo e smaltimento: Istruzioni ben definite concernenti la disassemblaggio, la separazione dei materiali costituenti, il recupero di elementi o materiali grezzi e lo smaltimento finale sicuro.
- Certificazioni ambientali e rispetto delle normative: Dichiarazioni di conformità alle normative UE o internazionali, etichette ecologiche (come Ecolabel, Energy Star, ecc.), schede tecniche e audit.
L’implementazione del DPP richiede un’infrastruttura tecnologica solida e la capacità di integrare questi strumenti nei sistemi gestionali aziendali già esistenti, come ERP o PLM. Questo permette di evitare duplicazioni, ridurre i costi di implementazione e mantenere un flusso continuo e aggiornato di informazioni.
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I Benefici del Passaporto Digitale del Prodotto: Trasparenza, Sostenibilità e Vantaggio Competitivo
L’introduzione del DPP porta con sé una serie di benefici significativi per tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva e nel consumo. Per i consumatori, il DPP offre una maggiore trasparenza e la possibilità di fare scelte più consapevoli, basate su informazioni affidabili e dettagliate. Questo permette di confrontare diversi prodotti in base alla loro sostenibilità, di verificare l’autenticità delle affermazioni ambientali delle aziende e di accedere a informazioni utili per la cura, la manutenzione e il riciclo dei prodotti.
Per le aziende, il DPP rappresenta un’opportunità per dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e l’economia circolare, migliorando la loro reputazione e rafforzando la fiducia dei consumatori. Inoltre, grazie alla completa rintracciabilità dei materiali, dei componenti e dei dati ambientali, il DPP abilita una conduzione superiore dei processi della catena di fornitura.
Ciò comporta una più alta efficienza nella logistica, nella produzione, nel controllo della qualità, nonché nella gestione delle restituzioni o degli interventi di manutenzione.
Il DPP rappresenta altresì un valido supporto per le entità che intendono uniformarsi ai parametri ESG (Environmental, Social, Governance), divenuti imprescindibili per l’accesso a finanziamenti, investimenti ecocompatibili e agevolazioni statali.
Questo percorso accompagnerà il settore industriale verso un’accresciuta chiarezza, supportando la transizione a un modello economico circolare fondato su dati, tracciabilità e principi di sostenibilità.
Per i clienti, il DPP assicura una trasparenza potenziata e la facoltà di compiere scelte maggiormente ponderate, appoggiandosi a dati certificati e particolareggiati.
Il Passaporto Digitale del Prodotto si pone come un elemento fondamentale nella transizione verso un sistema economico più ecologico e a ciclo continuo.
La sinergia tra UNECE, ISO e la Commissione Europea evidenzia l’impegno su scala mondiale nel promuovere standard comuni e soluzioni innovative per superare le problematiche ambientali e sociali.

Verso un Futuro Sostenibile: Il Ruolo del DPP Designer e le Sfide Future
Il CWA 18186:2025 evidenzia un aspetto cruciale: la nascita della figura del “DPP designer”. Sebbene questa figura non sia ancora riconosciuta come stato dell’arte, è verosimile che lo diventi a partire già dai prossimi mesi e anni. Il DPP designer sarà il professionista responsabile della progettazione e della strutturazione del Passaporto Digitale del Prodotto, garantendo che le informazioni siano complete, accurate e facilmente accessibili.
L’introduzione del DPP non è priva di sfide. Le aziende dovranno investire in nuove tecnologie e processi per raccogliere, gestire e condividere i dati sui prodotti. Sarà necessario garantire l’interoperabilità tra i diversi sistemi e la sicurezza dei dati, proteggendo la privacy dei consumatori. Inoltre, sarà fondamentale educare i consumatori sull’utilizzo del DPP e sui benefici che può offrire.
Nonostante queste sfide, il Passaporto Digitale del Prodotto rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più sostenibile e trasparente. Entro il 2030, l’obiettivo della Commissione Europea è estendere l’obbligo del DPP a gran parte dei beni immessi sul mercato unico europeo. Questo processo accompagnerà l’industria verso una maggiore trasparenza favorendo la transizione verso un’economia circolare basata su informazione tracciabilità e sostenibilità.
Un Nuovo Orizzonte per il Consumo Consapevole: Trasparenza e Responsabilità
Il Passaporto Digitale del Prodotto non è solo una questione di conformità normativa, ma una vera e propria rivoluzione culturale. Ci invita a ripensare il nostro modo di consumare, a considerare l’impatto ambientale e sociale dei nostri acquisti e a premiare le aziende che si impegnano per la sostenibilità.
È un invito alla responsabilità, sia per i consumatori che per le aziende. I consumatori hanno il potere di influenzare il mercato con le loro scelte, premiando i prodotti sostenibili e boicottando quelli che non lo sono. Le aziende hanno la responsabilità di fornire informazioni accurate e trasparenti sui loro prodotti, dimostrando il loro impegno verso un futuro più sostenibile.
Una nozione base di difesa del consumatore legata al tema del DPP è il diritto all’informazione. Ogni consumatore ha il diritto di essere informato sulle caratteristiche, l’origine, l’impatto ambientale e le modalità di smaltimento dei prodotti che acquista. Il DPP è uno strumento che facilita l’esercizio di questo diritto, fornendo informazioni complete e accessibili.
Una nozione avanzata è la responsabilità estesa del produttore (EPR). Questo principio prevede che i produttori siano responsabili della gestione del fine vita dei loro prodotti, incentivando la progettazione di prodotti più durevoli, riparabili e riciclabili. Il DPP può supportare l’EPR, fornendo informazioni utili per il riuso, il riciclo e lo smaltimento dei prodotti.
Immagina un futuro in cui ogni prodotto che acquisti è accompagnato da un passaporto digitale che ti racconta la sua storia, dalla culla alla tomba. Un futuro in cui puoi fare scelte consapevoli, sapendo che stai contribuendo a un mondo più sostenibile e giusto. Un futuro in cui la trasparenza e la responsabilità sono i pilastri del consumo.
Questo futuro è a portata di mano. Il Passaporto Digitale del Prodotto è uno strumento potente che può trasformare il nostro modo di consumare e di vivere. Sta a noi coglierne le opportunità e costruire un mondo migliore per le generazioni future.
- Consultazione pubblica della Commissione Europea sulle norme per il passaporto digitale.
- Linee guida ufficiali CEN per la creazione del Passaporto Digitale del Prodotto.
- Guida UNI-CEN al passaporto digitale: strumento chiave per l'economia circolare.
- Pagina di UNI che illustra il ruolo dell'ente nello sviluppo del DPP.