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- Raccolta RAEE solo al 29,64% nel 2024, ben distante dal 65% europeo.
- Legge 147/2025 introduce la raccolta domiciliare gratuita dei RAEE.
- 3% delle entrate da RAEE investito in campagne di sensibilizzazione.
## Un Passo Avanti Verso l’Economia Circolare
L’amministrazione dei Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) costituisce un compito fondamentale per l’Italia. Tale problematica ha conseguenze non trascurabili sia in ambito ambientale che economico; inoltre riveste anche grande importanza rispetto alla *conformità alle direttive europee. La difficoltà nella risoluzione del tema nasce dall’interazione tra molteplici fattori: è infatti in aumento il numero degli apparecchi elettronici messi a disposizione sul mercato; contemporaneamente si riscontra una bassa consapevolezza tra i consumatori circa i modi appropriati d’eliminazione degli stessi rifiuti e insufficienze nel sistema preposto alla raccolta e al riciclo. In questo scenario si collocano innovazioni legislative recenti insieme a iniziative come quelle della società Ecolight, contribuendo così a delineare progressivamente un modello gestionale più razionale ed ecocompatibile.
I beni classificati come Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) includono vari tipi di oggetti: dai classici elettrodomestici fino ai moderni strumenti informatici che utilizzano corrente elettrica. Alla fine della loro vita utile tali prodotti si trasformano in RAEE; essendo caratterizzati dalla presenza di elementi nocivi, necessitano quindi di un processo specifico destinato al loro trattamento adeguato – ciò permette anche il potenziale recupero di importanti materiali riutilizzabili. La classificazione dei RAEE è articolata in cinque gruppi principali: i grandi elettrodomestici refrigeranti identificati come R1, gli altri grandi elettrodomestici, designati R2, gli schermi e monitor contrassegnati con la sigla R3, insieme ai piccoli apparecchi e alla vasta gamma di elettronica di consumo catalogati come R4, infine le sorgenti luminose che ricadono sotto il codice R5. L’individuazione appropriata dei RAEE viene agevolata dalla presenza del simbolo del cassonetto barrato; tale marchio, utilizzato dai produttori, indica chiaramente l’obbligo di smaltire questi prodotti in maniera differenziata rispetto agli altri tipi di rifiuti.
## Nuove Normative e Raccolta Domiciliare: Un Cambiamento di Paradigma
L’entrata in vigore della legge 147/2025 l’8 ottobre ha segnato un cambiamento sostanziale nella gestione dei RAEE sul territorio italiano. Una delle innovazioni principali è rappresentata dalla raccolta domiciliare gratuita, una nuova disposizione che consente ai distributori non solo la possibilità ma anche il dovere di ritirare i rifiuti elettronici direttamente presso le case degli utenti senza richiedere l’acquisto contestuale di nuovi dispositivi. Questo provvedimento vuole colmare una lacuna nelle pratiche esistenti per prevenire lo smaltimento illecito o l’abbandono selvaggio degli apparecchi elettrici usati. Un ulteriore aspetto interessante della normativa riguarda la decisione che impone come destinazione d’uso il 3% delle entrate generate dal trattamento degli apparecchi dismessi debba essere investito in campagne informative e educative, puntando ad aumentare la consapevolezza collettiva sulla corretta modalità d’eliminazione e riciclo.
Tale regolamentazione risponde a due bisogni fondamentali: primo fra tutti incrementare la percentuale nazionale di raccolta degli apparecchi elettronici che nell’anno scorso (2024) si è registrata al solo 29,64%, largamente inferiore alla soglia europea fissata al 65%; secondariamente fornire risposta alle sanzioni attuate dall’Unione Europea contro l’Italia per non aver rispettato tali standard produttivi definiti. La Commissione Europea ha infatti minacciato l’imposizione di una tassa di 2 euro per ogni chilo di RAEE non raccolto a partire dal 2028, il che potrebbe comportare una sanzione potenziale di 2,6 miliardi di euro all’anno per l’Italia.
Per incentivare la raccolta dei RAEE, la legge 166/2024 ha semplificato le procedure per distributori e installatori, consentendo la registrazione telematica al posto dell’iscrizione all’Albo Gestori, razionalizzando i luoghi di raggruppamento e aumentando le quantità depositabili senza oneri burocratici. Queste misure mirano a promuovere i ritiri “uno contro uno” (ritiro gratuito del vecchio apparecchio al momento dell’acquisto di uno nuovo) e “uno contro zero” (ritiro gratuito del vecchio apparecchio senza obbligo di acquisto), che finora sono rimasti marginali.

## Il Ruolo dei Consorzi e le Soluzioni Personalizzate per le Imprese
Oltre alle iniziative legislative, un ruolo fondamentale nella gestione dei RAEE è svolto dai consorzi, come Ecolight, che offrono servizi di raccolta e smaltimento personalizzati per le imprese. Ecolight, che raccoglie oltre mille aziende, ha sviluppato un servizio di raccolta a domicilio per gli apparecchi elettrici ed elettronici professionali, rivolto alle aziende che necessitano di smaltire macchinari vecchi e non più vendibili, nonché ai rivenditori che devono ritirare l’usato nel caso di forniture a grandi aziende. Questo servizio consente alle imprese di adempiere agli obblighi di legge in materia di smaltimento dei RAEE, evitando sanzioni e contribuendo alla tutela dell’ambiente.
“La legge parla chiaro: tutti devono smaltire correttamente i rifiuti per rispettare l’ambiente, ma le modalità e gli obblighi per privati cittadini ed imprese sono diversi”, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. Mentre i cittadini possono portare le vecchie apparecchiature all’ecocentro del Comune di residenza, le imprese devono affidarsi a società esterne per lo smaltimento dei RAEE. Ecolight propone un preventivo senza costi e assicura uno smaltimento appropriato che rispetta i criteri ecologici vigenti, evitando così la necessità di registrarsi presso il consorzio e l’applicazione di spese supplementari rispetto alle disposizioni per le imprese associate.
Tale iniziativa è parte integrante di una strategia complessiva volta a sensibilizzare la popolazione sul tema del riciclo dei RAEE. Essa intende incoraggiare un cambiamento culturale che va oltre la mera separazione dei rifiuti. L’intento consiste nella costruzione di una rete efficiente dove i RAEE vengano considerati come beni preziosi, dai quali si possano estrarre materiali riutilizzabili nelle catene produttive, diminuendo così la necessità delle materie prime nuove e riducendo l’impatto sull’ambiente.
## Verso un Futuro Sostenibile: Sfide e Opportunità
In Italia l’evoluzione nella gestione dei RAEE segna un progresso notevole verso l’implementazione dell’economia circolare, dove i rifiuti vengono reinterpretati come risorse piuttosto che meri problemi da fronteggiare. Nonostante questo avanzamento positivo, ci sono molteplici difficoltà da superare. Si rende imprescindibile innalzare il livello d’istruzione tra i cittadini riguardo all’essenziale pratica dello smaltimento appropriato degli RAEE, intensificare le misure punitive contro l’abbandono indiscriminato e l’illegalità nella loro gestione, ed incentivare il coinvolgimento di ciascun soggetto implicato nel processo: produttori, distributori, consorzi e consumatori.
Nel contempo è vitale sottolineare che dalla corretta amministrazione degli RAEE possono emergere notevoli opportunità nel campo delle tecnologie emergenti e di innovativi schemi economici. Il recupero sostenibile di metalli preziosi – quali oro, argento e rame – potrebbe favorire una diminuzione della dipendenza dalle importazioni estere, permettendo al contempo il sorgere di nuovi posti di lavoro nell’ambito del riciclo responsabile. Sotto questo profilo, si sposa anche un maggiore impegno per realizzare oggetti d’uso sempre più solidi, riparabili e riutilizzabili, estendendo il ciclo di vita dei dispositivi elettronici a disposizione.
## Un Impegno Comune per un Futuro Sostenibile
La gestione dei RAEE è una responsabilità condivisa che coinvolge tutti gli attori della società. Dai cittadini, che devono smaltire correttamente i rifiuti elettronici, alle imprese, che devono adottare pratiche di produzione e smaltimento sostenibili, fino alle istituzioni, che devono definire normative efficaci e promuovere la consapevolezza ambientale. Solo attraverso un impegno comune sarà possibile raggiungere gli obiettivi di raccolta e riciclo dei RAEE e costruire un futuro più sostenibile per tutti.
Amici lettori, una nozione base di difesa del consumatore applicabile a questo tema è che, quando acquistate un nuovo elettrodomestico, il rivenditore è obbligato a ritirare gratuitamente il vostro vecchio apparecchio. Questa è una grande opportunità per smaltire correttamente i RAEE e contribuire alla tutela dell’ambiente. Una nozione più avanzata è che, in alcuni casi, è possibile ottenere incentivi o sconti per l’acquisto di nuovi elettrodomestici a basso consumo energetico, a condizione di smaltire correttamente il vecchio apparecchio. Prendete in considerazione l’importanza delle vostre decisioni riguardo ai consumi: esse possono generare effetti benefici tanto sull’ambiente quanto sulla collettività in cui vivete. Non trascurate il fatto che ogni singolo atto* ha il suo peso!








