E-Mail: [email protected]
- Entro il 2030, riduzione del 5% dei rifiuti da imballaggio.
- Dal 2030, contenuto riciclato minimo del 30% per imballaggi in PET.
- Dal 2030, imballaggi riciclabili in classe A, B o C.
Il Regolamento Europeo sugli Imballaggi e i Rifiuti di Imballaggio (PPWR), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 22 gennaio 2025, è entrato ufficialmente in vigore l’11 febbraio 2025. Tuttavia, la sua piena applicazione è prevista a partire dal 12 agosto 2026. Questa normativa rappresenta un passo fondamentale per contrastare l’incremento costante della produzione di imballaggi e dei relativi rifiuti. Nel 2022, la cittadinanza europea ha prodotto ben 186,5 kg di scarti di imballaggio a testa, di cui 36 kg composti da plastica. Questo equivale a circa mezzo chilo di imballaggi gettati via da ogni individuo ogni giorno. Il Regolamento PPWR, pur concentrandosi su una frazione dei rifiuti generati quotidianamente da imprese e cittadini, stabilisce obiettivi ambiziosi e incrementali da raggiungere entro il 2030.
Obiettivi chiave e implicazioni per le imprese
Il Regolamento PPWR impone una serie di obblighi e novità che interesseranno diverse tipologie di imprese. Tra i punti salienti, spiccano:
    Diminuzione della generazione di rifiuti: Gli Stati membri  dell’UE  saranno tenuti a ridurre la  quantità pro capite di rifiuti da imballaggio del 5% entro il 2030, del  10%  entro il  2035 e del 15%  entro il 2040, prendendo come riferimento i livelli registrati nel 2018.
    Obiettivi minimi di  contenuto riciclato: A partire dal 1° gennaio  2030, tutti  gli imballaggi in plastica immessi  sul mercato nell’UE dovranno includere una percentuale minima di contenuto riciclato da rifiuti post-consumo,  variabile a seconda della tipologia di imballaggio. Ad esempio, per gli imballaggi sensibili al contatto (es. alimenti e forniture mediche)  realizzati in PET, è previsto un contenuto minimo del 30% entro il 2030 e del 50% entro il 2040. Per  le bottiglie monouso per bevande, le percentuali sono rispettivamente del 30% e del 65%.
     Riciclabilità degli  imballaggi:  Dal 1° gennaio  2030, gli imballaggi dovranno essere classificati come riciclabili secondo le  classi A (riciclabilità superiore o uguale al 95%), B (superiore o uguale all’80%) o C (superiore o uguale al 70%). In caso contrario, non potranno più essere immessi sul mercato.
    *Etichettatura standardizzata: Dal 12 agosto 2028, i contenitori immessi  sul mercato dovranno recare un’etichetta standardizzata contenente informazioni sui  materiali costituenti, con  l’intento di  facilitare la differenziazione da parte dei consumatori.
     Per i contenitori in plastica con una  percentuale minima di materiale riciclato,  l’etichetta dovrà anche specificare  tale quota.

- Finalmente una svolta green concreta! ♻️ Ma sarà......
- Troppe complicazioni per le imprese, costi insostenibili... 😠...
- PPWR: l'occasione per ripensare il packaging come risorsa... 💡...
Guida operativa e responsabilità estesa del produttore (EPR)
 Il Regolamento PPWR introduce importanti novità in materia di  responsabilità estesa del produttore (EPR). Questa  impostazione richiede alle imprese  di farsi carico, in toto, dell’intero arco vitale dei  loro articoli, abbracciando la fase di prelievo, riutilizzo e rigenerazione dei materiali da  imballaggio.
 La finalità è quella di promuovere l’utilizzo di materiali ecologici, di valorizzare le possibilità di riciclo e di minimizzare l’impatto ambientale delle attività aziendali.
 I  sistemi EPR  sono  ideati per coprire i costi di raccolta, selezione e riciclo degli imballaggi post-consumo e, contemporaneamente, per promuovere l’impiego di contenitori riciclabili e di materiale riciclato post-consumo (PCR).
 In futuro, i sistemi  EPR, adattati in  base all’impatto ambientale, dovrebbero  spingere le imprese ad adottare soluzioni di packaging più sostenibili, contribuendo così in  modo costruttivo alla  salvaguardia dell’ambiente.
Verso un futuro sostenibile: sfide e opportunità
L’entrata in vigore del Regolamento PPWR rappresenta una sfida significativa per le imprese, che dovranno ripensare le proprie strategie di packaging e investire in materiali ecocompatibili, design intelligente e processi di conformità rigorosi. Tuttavia, questa normativa offre anche importanti opportunità per le aziende che sapranno anticipare i cambiamenti e posizionarsi come leader nella sostenibilità. La crescente domanda di prodotti con packaging sostenibile da parte dei consumatori rappresenta un incentivo ulteriore per le imprese ad adottare pratiche più responsabili. Il Regolamento PPWR, inoltre, promuove l’innovazione nel settore del riciclo, aprendo la strada a nuove tecnologie e processi che consentiranno di valorizzare i rifiuti di imballaggio come risorse preziose.
Un Futuro Circolare: Consapevolezza e Azione per un Mondo Sostenibile
Il Regolamento PPWR rappresenta un passo cruciale verso un’economia circolare, ma il suo successo dipenderà dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese e cittadini. È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dell’importanza di una corretta gestione dei rifiuti di imballaggio e che siano incentivati a scegliere prodotti con packaging sostenibile. Le imprese, d’altro canto, devono impegnarsi a progettare imballaggi riciclabili, a utilizzare materiali riciclati e a comunicare in modo trasparente le informazioni ambientali ai consumatori. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti dal Regolamento PPWR e costruire un futuro più sostenibile per tutti. Amici, parliamoci chiaro: il Regolamento PPWR non è solo un insieme di regole, ma un invito a ripensare il nostro rapporto con gli imballaggi. Ricordiamoci che ogni piccolo gesto conta, come scegliere prodotti con meno imballaggio o differenziare correttamente i rifiuti. Una nozione base di difesa del consumatore in questo contesto è la capacità di informarsi e scegliere consapevolmente, premiando le aziende che si impegnano per la sostenibilità.
Ma non fermiamoci qui! Una nozione avanzata è quella di promuovere attivamente il cambiamento, partecipando a iniziative di sensibilizzazione, sostenendo le associazioni che si battono per un’economia circolare e, perché no, diventando noi stessi ambasciatori di un consumo più responsabile. Riflettiamo: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a un futuro in cui gli imballaggi non siano più un problema, ma una risorsa?








