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Economia circolare: l’Italia guida l’Ue, ma attenzione alla dipendenza!

L'italia eccelle nell'economia circolare con una produttività delle risorse superiore alla media europea, ma la forte dipendenza dalle importazioni di materiali solleva preoccupazioni: scopri le strategie per un futuro più resiliente.
  • Produttività risorse: Italia +20% vs 2019, 4,3 €/kg.
  • Utilizzo circolare: Italia 20,8%, sopra media UE 11,8%.
  • Importazioni: Italia 48% fabbisogno, UE solo 22%.

Questo primato emerge dal “Rapporto sull’Economia Circolare in Italia 2025”, realizzato da Circular Economy Network (CEN) in collaborazione con ENEA e promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il rapporto evidenzia come l’Italia abbia incrementato la produttività delle risorse del 20% rispetto al 2019, raggiungendo 4,3 euro di PIL per ogni kg di risorse consumate, un valore significativamente superiore alla media UE di 2,7 euro/kg. Inoltre, il tasso di utilizzo circolare di materia si attesta al 20,8%, un dato che supera ampiamente la media europea dell’11,8%.

Luci e Ombre: Produttività e Dipendenza dalle Importazioni

Malgrado i risultati incoraggianti, lo studio mette in risalto una fragilità: la forte necessità di importare materiali. Nel 2023, tale dipendenza ha toccato il 48% del fabbisogno totale, un dato oltre il doppio della media europea, ferma al 22%. Tale disparità si ripercuote significativamente sui costi, con un aumento delle importazioni del 34%, da 424,2 miliardi di euro nel 2019 a 568,7 miliardi nel 2024. Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha sottolineato l’importanza di rafforzare la leadership italiana nell’economia circolare, spostando l’attenzione dalla gestione dei rifiuti a interventi a monte, come la progettazione di prodotti più duraturi, riparabili e riutilizzabili.

Investimenti e Occupazione: Un Quadro Contrastante

Il rapporto esamina altresì gli investimenti privati nel settore dell’economia circolare, che nel 2023 raggiungono i 10,2 miliardi di euro, equivalenti allo 0,5% del PIL. Benché l’Italia occupi la terza posizione in Europa per volume di investimenti, si constata una diminuzione del 22% rispetto al 2019. Anche in ambito occupazionale si nota una contrazione, con 508.000 addetti nel settore, in calo del 7% rispetto al 2019. Ciò nonostante, in rapporto al numero complessivo di lavoratori, il dato italiano è in linea con la media UE del 2%. Claudia Brunori, direttrice del dipartimento di Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, ha evidenziato l’urgenza di limitare la dipendenza dall’importazione di materiali attraverso un sistema economico basato sull’eco-design e sull’innovazione di prodotto.

Strategie per un Futuro Circolare: Innovazione, Incentivi e Politiche Industriali

Per consolidare la posizione di spicco dell’Italia nell’ambito dell’economia circolare, è imprescindibile adottare un ventaglio di strategie sinergiche. In primo luogo, è indispensabile promuovere l’innovazione e la progettazione ecocompatibile, stimolando la creazione di beni longevi, riparabili e facilmente riciclabili. Secondariamente, è necessario incentivare scelte amiche dell’ambiente attraverso strumenti fiscali, premiando le imprese che diminuiscono gli sprechi e implementano metodologie circolari. Infine, è fondamentale attuare politiche industriali che supportino gli investimenti delle imprese nel campo dell’economia circolare. *Secondo le stime di Cassa Depositi e Prestiti, l’applicazione dei principi dell’economia circolare si è tradotta in un risparmio di svariati miliardi di euro per le realtà manifatturiere nazionali nel corso del 2024*. La Commissione europea stima che l’adozione di modelli di maggiore circolarità potrebbe portare a un risparmio annuo di 45 miliardi di euro per i Paesi UE.

Un’Opportunità da Non Perdere: Verso un’Economia Resiliente e Sostenibile

L’Italia ha l’opportunità di consolidare la sua posizione di leader nell’economia circolare, trasformando le sfide attuali in opportunità di crescita e sviluppo sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini, promuovendo un modello economico che valorizzi le risorse, riduca gli sprechi e protegga l’ambiente.

Consigli Pratici per un Consumo Consapevole e Circolare

Amici, parliamoci chiaro: l’economia circolare non è solo un concetto astratto, ma un insieme di azioni concrete che possiamo intraprendere ogni giorno. Un consiglio semplice ma efficace è quello di preferire prodotti con imballaggi ridotti o realizzati con materiali riciclati. Un’azione più avanzata potrebbe essere quella di informarsi sulla filiera produttiva dei beni che acquistiamo, privilegiando le aziende che adottano pratiche sostenibili e trasparenti.

Riflettiamoci un attimo: ogni nostra scelta di consumo ha un impatto sull’ambiente e sull’economia. Essere consumatori consapevoli significa fare scelte informate e responsabili, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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