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- Congesi sfida l'ordinanza del giudice e invia solleciti il 6 giugno 2025.
- ARERA: termine di prescrizione di 2 anni per il servizio idrico.
- Rischio di illecito e risarcimento danni per i consumatori.
Un Quadro di Incertezze Legali e Tutela del Consumatore
La vicenda che coinvolge CONGESI (Consorzio tra Comuni per la Gestione del Servizio Idrico Integrato nel Crotonese) e la sua società incaricata SO. G. E. T. S.p. A. continua a destare preoccupazione tra i consumatori. Al centro della questione vi sono le pratiche di recupero crediti messe in atto, che sollevano dubbi sulla loro legittimità e sul rispetto dei diritti dei cittadini. L’Associazione Avvocati dei Consumatori ha espresso forti critiche, evidenziando come, nonostante un provvedimento giudiziale di sospensione, siano stati emessi solleciti di pagamento, una condotta che potrebbe configurarsi come illegittima.
Nel gennaio del 2025, il Giudice di Pace di Crotone ha emesso un’ordinanza basata sugli articoli 318 e 281 undecies del codice di procedura civile, che imponeva a CONGESI e SO. G. E. T. l’interruzione di ogni attività volta al recupero dei crediti in attesa della conclusione del procedimento in corso.
Tale disposizione, debitamente comunicata alle parti interessate, proibisce esplicitamente qualsiasi iniziativa esecutiva o para-esecutiva riguardante le posizioni debitorie oggetto di contestazione. Tuttavia, il 6 giugno 2025, è stato segnalato l’invio di un sollecito di pagamento da parte di SO. G. E. T. per conto di CONGESI, un atto che appare in palese contrasto con le disposizioni giudiziali.
L’Associazione Avvocati dei Consumatori ha definito tale comportamento “sbalorditivo”, evidenziando come il persistere di queste azioni possa configurare un atto illecito, con conseguenti obblighi di risarcimento per i danni, sia patrimoniali che non patrimoniali, subiti dai cittadini.
La situazione si inserisce in un panorama più vasto, dove CONGESI, dopo aver evitato il fallimento, ha avviato una massiccia campagna per il recupero dei cosiddetti “crediti dormienti”, procedendo all’emissione di cartelle esattoriali tramite SO. G. E. T. S.p. A.
Anche se questa pratica potrebbe apparire formalmente conforme alla Legge 160/2019 e alle decisioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), emerge una criticità legata al principio della prescrizione.
ARERA ha stabilito un termine di prescrizione di due anni per le fatture relative al servizio idrico.
Nonostante ciò, CONGESI continua a inviare cartelle relative a fatture risalenti a periodi notevolmente precedenti, potenzialmente già prescritte, costringendo così gli utenti a sobbarcarsi costi e impiegare tempo per opporsi a richieste di pagamento che potrebbero essere illegittime.
Questa strategia aziendale è stata giudicata “piuttosto ambigua” e scarsamente attenta ai diritti degli utenti, privilegiando il mero recupero del credito a discapito della sostanziale correttezza delle pretese avanzate.
Il Principio di Prescrizione e la Tutela del Consumatore
La questione della prescrizione delle fatture del servizio idrico è un punto cruciale nella vicenda CONGESI. ARERA ha stabilito un termine di prescrizione di due anni, il che significa che le fatture non pagate entro questo periodo non possono più essere legalmente richieste. Tuttavia, la notifica di cartelle relative a fatture risalenti a periodi anteriori ai due anni pone i consumatori in una situazione di svantaggio, costringendoli a intraprendere azioni legali per far valere i propri diritti.
La “strategia aziendale” di CONGESI, focalizzata sul recupero dei “crediti dormienti”, sembra ignorare il principio della prescrizione, privilegiando il mero recupero del credito sulla correttezza formale e sostanziale delle pretese. Questo approccio è stato criticato come poco attento ai diritti degli utenti, che si trovano a dover affrontare complesse e costose procedure di opposizione legale per difendersi da richieste di pagamento potenzialmente illegittime.
L’Associazione Avvocati dei Consumatori ha evidenziato che qualsiasi prosecuzione delle attività di riscossione, in spregio alle decisioni giudiziali di sospensione, sarà considerata una condotta illegittima e lesiva, con riserva di intraprendere ogni azione risarcitoria per i danni, patrimoniali e non, eventualmente derivanti.
La decisa posizione espressa dai Giudici di Pace di Crotone rappresenta un avvertimento significativo per tutti gli enti incaricati del recupero crediti, affinché operino nel pieno rispetto delle norme vigenti e dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e che si rivolgano a professionisti esperti qualora ricevano comunicazioni sospette o ingiustificate. La decisione del Giudice di Pace di disporre la sospensione rappresenta un baluardo significativo per i cittadini, in quanto preclude richieste di pagamento prive di fondamento o contrarie alla legge fino al termine del procedimento.
- Finalmente qualcuno che denuncia queste pratiche scorrette! 💪......
- Ma CONGESI non ha altra scelta, deve recuperare i soldi... 🤷♂️......
- E se CONGESI avesse ragione? Forse i consumatori non pagano... 🤔......
Implicazioni Etiche e Legali delle Pratiche di Recupero Crediti
Le pratiche di recupero crediti messe in atto da CONGESI e SO. G. E. T. sollevano importanti questioni etiche e legali. La notifica di cartelle relative a fatture potenzialmente prescritte, nonostante un provvedimento giudiziale di sospensione, mette in discussione la correttezza e la trasparenza delle azioni intraprese. L’Associazione Avvocati dei Consumatori ha evidenziato come tali condotte possano configurare un illecito, con conseguenti responsabilità risarcitorie per i danni subiti dai cittadini.
La vicenda CONGESI evidenzia la necessità di un maggiore controllo sulle pratiche di recupero crediti, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei consumatori e di evitare abusi. È fondamentale che gli enti preposti al recupero crediti operino nel pieno rispetto delle disposizioni normative e dei provvedimenti giurisdizionali, evitando pratiche vessatorie e potenzialmente dannose.
La tutela dei consumatori passa anche attraverso la consapevolezza dei propri diritti e la capacità di reagire a comunicazioni sospette o ingiustificate. L’Associazione Avvocati dei Consumatori invita i cittadini a essere vigili e a rivolgersi a professionisti esperti qualora si trovino in situazioni di difficoltà. Il diritto a una difesa adeguata e al rispetto delle garanzie previste dalla legge è un principio fondamentale che non può essere compromesso.
La vicenda CONGESI rappresenta un caso emblematico di come le pratiche di recupero crediti possano avere un impatto significativo sulla vita dei cittadini. È necessario un impegno costante da parte delle istituzioni e delle associazioni dei consumatori per garantire la tutela dei diritti e per promuovere una maggiore consapevolezza dei propri diritti.

Verso una Maggiore Consapevolezza e Tutela dei Consumatori
La vicenda CONGESI rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di una maggiore consapevolezza e tutela dei consumatori. Le pratiche di recupero crediti, se non gestite correttamente, possono avere un impatto significativo sulla vita dei cittadini, generando ansia, stress e difficoltà economiche. È fondamentale che i consumatori siano informati sui propri diritti e che sappiano come reagire a comunicazioni sospette o ingiustificate.
L’Associazione Avvocati dei Consumatori svolge un ruolo cruciale nel fornire assistenza e supporto ai cittadini, aiutandoli a far valere i propri diritti e a difendersi da pratiche illegittime. La loro azione è un esempio di come la collaborazione tra professionisti e associazioni possa contribuire a una maggiore tutela dei consumatori.
La vicenda CONGESI evidenzia anche la necessità di un maggiore controllo sulle pratiche di recupero crediti, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni normative e dei provvedimenti giurisdizionali. È fondamentale che gli enti preposti al recupero crediti operino con trasparenza e correttezza, evitando pratiche vessatorie e potenzialmente dannose.
In definitiva, la vicenda CONGESI rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza della tutela dei consumatori e sulla necessità di un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e una maggiore collaborazione sarà possibile garantire il rispetto dei diritti e promuovere una società più giusta ed equa.
Riflessioni Finali: Consapevolezza e Azione per un Futuro più Equo
Amici, la vicenda che abbiamo analizzato ci ricorda quanto sia importante essere informati e vigili. Nel caso di CONGESI, la prescrizione delle fatture è un diritto fondamentale che spesso viene ignorato. Ricordatevi sempre: se ricevete una richiesta di pagamento per una bolletta vecchia di più di due anni, avete il diritto di contestarla! Non abbiate paura di far valere i vostri diritti, perché la legge è dalla vostra parte.
E qui entra in gioco una nozione avanzata di difesa del consumatore: l’azione di classe. Immaginate se tutti i cittadini che hanno ricevuto richieste di pagamento illegittime da CONGESI si unissero per fare causa insieme. La forza di un gruppo è molto maggiore di quella del singolo, e un’azione di classe potrebbe portare a un risarcimento significativo per tutti i consumatori coinvolti.
Questa vicenda ci invita a una riflessione più ampia: siamo davvero consapevoli dei nostri diritti come consumatori? Siamo pronti a difenderli? La risposta a queste domande dipende da ognuno di noi. Informiamoci, uniamoci e agiamo per un futuro più equo e trasparente.